Corriere Fiorentino

Strings city, il festival tocca le corde giuste

Il 2 e il 3 dicembre 80 concerti per una maratona musicale

- Lorenzo Cipolla

Presenze Ospite di spicco di quest’anno è il violinista ungherese Kristóf Baráti

La scommessa è stata vinta e si alza la posta. Il Festival «Strings City», in cui si i musicisti si esibiscono suonando strumenti a corda (voce compresa) sia acustici sia amplificat­i si ripete quest’anno per la seconda edizione, il 2 e il 3 dicembre, e cresce. Sia nel tempo sia nello spazio.

Una «maratona musicale», come l’ha definita il sindaco di Firenze Dario Nardella in cui sono condensati oltre 80 eventi a ingresso gratuito per 50 ore complessiv­e di musica in oltre 50 luoghi — lo scorso anno erano 30 ore di concerti in 40 luoghi — che comprendon­o non solo Firenze ma anche quattro comuni della Città metropolit­ana: Campi Bisenzio, Fiesole, Lastra a Signa e Scandicci. Una festa della musica che trasforma in palcosceni­co luoghi custodi di cultura come bibliotech­e, palazzi storici, chiese e teatri tra cui la biblioteca Marucellia­na, la villa Rucellai, il cenacolo di Sant’Apollonia, il teatro della Pergola e il Centro internazio­nale per le Arti dello Spettacolo della Fondazione Franco Zeffirelli e molti altri.

L’evento coinvolge la Scuola di musica di Fiesole, il Conservato­rio «Luigi Cherubini», il Maggio musicale fiorentino e l’Orchestra della Toscana. Una collaboraz­ione che culminerà con un’esibizione corale di musicisti dei quattro enti, domenica 3 dicembre alle 15.30 al teatro del Maggio.

«È un’occasione storica questa riunione di orchestre cittadine, che suoneranno una serenata di Ciaikovski­j», commenta Pierangelo Conte, coordinato­re artistico del Maggio. La soddisfazi­one per il successo di questa manifestaz­ione e la ventata di novità che porta con sé è avvertita anche dal direttore generale dell’Orchestra della Toscana, Marco Parri: «Un evento così sarebbe stato impensabil­e fino a qualche anno fa», e a dimostrazi­o- ne della bontà che nasce dalla cooperazio­ne tra più soggetti annuncia di due quintetti di giovani musicisti che non superano i 25 anni che sono stati formati in un corso finanziato da una bando della Siae. Sempre in tema di esecutori in verde età, l’istituto degli Innocenti offre il Salone Poccetti alle orchestre infantili e ai quartetti di giovanissi­mi. Ospite di spicco di questa edizione è il violinista ungherese Kristóf Baráti, e di spicco sarà anche la sua performanc­e: si esibirà con uno Stradivari del 1734 provenient­e dal Museo del violino di Cremona. Il legame tra Firenze e la tradizione liutaia è antico, «Dante ne collocò uno in Purgatorio — ricorda Paolo Sorgentone — in uno dei concerti saranno suonate le riproduzio­ni di due degli strumenti realizzati da Stradivari per il Quintetto d’archi mediceo». Durante la due giorni «a corda» sarà possibile passare da un concerto di musica da camera a brani di Nick Drake e dei Led Zeppelin. Il programma completo è su www.stringscit­y.it.

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