«Basta tv, è meglio un tressette»

Betori alla Casa del popolo di San Bartolo: «Uscite di casa»

«Seguo la tradizione del cardinale Piovanelli, non faccio nulla di nuovo. Vado dove mi invitano». Nella casa del popolo di San Bartolo a Cintoia, fortino della sinistra dura e pura e palcoscenico di cruciali avvenimenti sindacali e politici, ieri è arrivato in visita l’arcivescovo Giuseppe Betori. «Le contrapposizioni ideologiche appartengono al passato», ha detto il cardinale al presidente Franco Traballesi che lo ha accolto insieme ad una trentina di soci: «Questa casa del popolo è la casa di tutti — il suo saluto — E oggi il cardinale ce lo ha dimostrato. Un credente non può non riconoscere l’importanza sociale della Chiesa». Betori, dopo essersi fermato a parlare con alcuni anziani che giocavano a carte ed aver salutato i bambini, ha voluto fare un “tour” della casa del popolo anticipando che prossimamente ne visiterà un’altra, quella di Ponte a Greve per un incontro con i giovani del territorio. E prima di andare via, per continuare la sua visita pastorale nel Quartiere 4, il cardinale ha lanciato un messaggio: «Uscite di casa, spegnete la tv, non fatevi irretire dagli imbonitori e dai venditori di pentole o altro. Relazionatevi con il prossimo, anche giocando a tressette. Sono grato alle case del popolo e ai circoli Mcl per quello che fanno».