Due arresti per i cavalli da corsa rapiti «I due campioni sono ancora vivi»
San Giuliano Terme, fermati i banditi che chiesero il riscatto per Unicka e Vampire Dany
La pista I rapitori potrebbero essere legati ai banditi che assaltarono due portavalori sull’A12
Unicka e Vampire Dany non si trovano, ma chi li ha rubati potrebbe avere legami con i banditi che il 30 settembre 2016 assaltarono il furgone portavalori sull’A12 e che sono stati arrestati a fine agosto.
I due cavalli da corsa furono rubati il 7 marzo dalla scuderia di Gianluca Lami a Staffoli, San Giuliano Terme (Pisa), e alla fine della scorsa settimana sono stati acciuffati due responsabili delle richieste di riscatto. La cattura è stata eseguita dai carabinieri della compagnia di San Miniato, alla fine della prima fase delle indagini svolte assieme ai militari dalla stazione di Santa Croce sull’Arno. I due malviventi, che hanno precedenti, sono stati arrestati nel Foggiano per tentata estorsione: si tratta di un uomo di origini napoletane e di un altro originario di Cerignola. E proprio della cittadina foggiana sono gli 8 arrestati ad agosto per l’assalto al furgone portavalori nel 2016. La notizia dell’esecuzione delle misure è stata diffusa ieri mattina dal procuratore di Pisa, Alessandro Crini, che ha spiegato che «le indagini sono state condotte con metodi tradizionali e attività tecniche che ci hanno permesso di individuare gli intermediari responsabili della consistente richiesta di denaro, diverse centinaia di migliaia di euro, a Lami ma ora proseguiranno nel tentativo di rintracciare gli animali e il mandante del rapimento». Il soggetto pugliese arrestato è di particolare interesse per la Procura pisana, visto che il contesto criminale di provenienza è lo stesso dei banditi che tentarono di rapinare i portavalori.
«È un lavoro ben coordinato dalla collega Paola Rizzo — spiega Crini — e ben gestito dai carabinieri, ma è ancora da completare. Secondo la nostra ricostruzione i cavalli sono stati trasferiti subito dopo essere stati sottratti a Lami. Le indagini proseguono».
I due animali di razza, secondo gli inquirenti, sono ancora vivi e in custodia fuori dalla Toscana. I carabinieri stanno ora verificando uno scenario ben preciso. Vale a dire che quei due cavalli fossero destinati a essere utilizzati per delle «corse clandestine» in Puglia. Il grande sospetto è che quel «colpo» sia stato in qualche modo deciso a tavolino e che i due arrestati fossero — in qualche modo — «pilotati» da un regista che aveva ideato il furto dei cavalli. Sembra che però qualcosa sia andato storto e che l’ideatore del piano — secondo una ipotesi investigativa tutta da verificare — sia stato ucciso poi in Puglia per una vicenda ancora da chiarire. Il nome del presunto «regista» porta gli inquirenti a ipotizzare un legame con i malviventi che assaltarono due furgoni portavalori sull’A12, tra il casello di Rosignano Marittimo e l’uscita di Collesalvetti, seminando il terrore tra gli automobilisti. Per questo episodio nei giorni scorsi le squadre mobili di Firenze, Pisa, Ancona e Foggia hanno arrestato persone ritenute responsabili dei reati di tentata rapina, porto abusivo di arma da fuoco, ricettazione e riciclaggio. Erano tutti di Cerignola.
I carabinieri sospettano tra uno di loro e i due arrestati che, dopo l’epilogo di tutto, avrebbero provato a estorcere circa mezzo milione al proprietario dei pregiati cavalli.