Peri in viale Corsica E un pirata abbatte 4 cipressi al Piazzale
Nella mattinata di ieri, in viale Corsica, è cominciata la piantumazione dei nuovi alberi, alla presenza del sindaco Dario Nardella, dell’assessore all’ambiente Alessia Bettini e del funzionario al verde pubblico di Q5 Ciro Degl’innocenti. Una messa a dimora che arriva dopo le tante polemiche di quest’estate, relative all’abbattimento degli ippocastani dello stesso viale. Piante che, secondo i «Visual Tree Assessment» dei tecnici comunali, erano a classe di propensione al cedimento« C» o« D », e quindi rischiose per l’incolumità delle persone: aspetto poi confermato dalla caduta di un ippocastano del viale durante il temporale del 10 agosto.
Gli operai — che chiuderanno i cantieri entro dieci giorni — hanno dunque finalizzato i lavori delle settimane precedenti, asportando le radici delle vecchie piante, che saranno sostituite con 25 esemplari di pero da fiore e 39 di acero colonnare. «Siamo venuti incontro alle richieste dei residenti — specifica il tecnico del Comune Mirko Leonardi — Non ci saranno solo peri». Già, perché sui famigerati «peri cinesi», la cui fioritura veniva considerata maleodorante, si era aperta un’altra contestazione. «Eppure si tratta di una pianta molto sicura — ribadisce l’assessore Bettini — Tant’è che durante l’ultimo uragano di agosto, i peri di via Erbosa non hanno perso un ramo».
Ma non è finita qui. Perché tra il 20 ed il 25 novembre, in San Marco, saranno ultimati i lavori per le siepi di bosso e rose della piazza, che saranno le cornici dei nuovi olmi. «Per quelli dovremo però aspettare i primi di dicembre — dice Leonardi — Le piante scelte hanno ancora le foglie: per attecchire al terreno è necessario che le radici siano a riposo».
Purtroppo la giornata non è stata tutta «rose e fiori»: nella notte tra lunedì e martedì, come riferisce Palazzo Vecchio, un pirata della strada ha infatti falciato quattro giovani cipressi nel viale Michelangelo. «Sono irrimediabilmente danneggiati — fa sapere Bettini — Andranno sostituiti». Nardella, tuttavia, vede il bicchiere mezzo pieno: «A Firenze stiamo portando avanti un’operazione mai fatta negli ultimi 25 anni e che pochissime altre città in Italia stanno realizzando. Lo dimostrano le cronache locali: cadono continuamente alberi malati, come avvenuto di recente a Roma».