Gara d’appalto da rifare, la terza corsia dell’A1 bloccata almeno un anno
Sotterranei, invisibili, spesso hanno una bassa portata d’acqua. Ma la mancata manutenzione può provocare tragedie come quella di Livorno, dove a settembre sette persone sono morte affogate. I torrenti tombati, a Firenze, sono una trentina, per un reticolo di quasi 50 chilometri, che in quasi tutti i casi finisce in Arno. E proprio dopo la tragedia di Livorno, Palazzo Vecchio ha premuto sull’acceleratore per avviare le ispezioni dei cunicoli d’acqua che scorrono sottoterra. Ieri il sindaco Dario Nardella ha avviato i controlli lungo l’Affrico, il più importante dei corsi d’acqua fiorentini naLa scosti, sottoposto ad una speciale videoispezione, grazie a un piccolo macchinario robot dotato di telecamere che permette di verificare le condizioni anche nei luoghi più impervi, dove l’uomo non arriva.
La burocrazia, per compliMacinante care le cose, fa la sua parte anche in questo caso, visto che la manutenzione dei vari torrenti spetta a enti diversi. Per quanto riguarda i corsi d’acqua scoperti, la manutenzione è affidata al Consorzio di Bonifica 3 MedioValdarno; per i canali e Goricina, che non rientrano nel reticolo di gestione regionale affidato al Consorzio di Bonifica, la manutenzione è a carico del Comune di Firenze ed è in corso di definizione una convenzione per l’affidamento dell’attiviTornano tà di manutenzione al Consorzio. Per i corsi d’acqua con tratti intubati, il Comune ha attivato una collaborazione con Publiacqua, che ieri ha eseguito i primi controlli.