Il piano del vescovo: una parrocchia per ogni etnia straniera
Prima è arrivata la parrocchia in via della Madonna per gli ucraini e i rumeni, di confessione ortodossa, affiancata subito dalle celebrazioni in lingua portoghese nella chiesa di San Giuseppe. Ora tocca a quella africana, che troverà spazio nel quartiere Torretta, e a breve seguiranno quelle dedicate ai peruviani e ai filippini, in spazi ancora da decidere. È il piano pastorale del vescovo di Livorno Simone Giusti, che mira a dare una parrocchia di riferimento ad ogni etnia che negli ultimi anni ha fatto capolino in città. «Sono migliaia gli stranieri arrivati — dice il monsignore — Molti si sono integrati e amano Livorno, che è sempre stata una città multietnica: mi sembra giusto dare anche a loro la possibilità di vivere le celebrazioni della fede secondo le proprie tradizioni».È un piano a cui il vescovo labronico ha gettato le basi da un po’ di tempo, cercando di andare incontro, per prime, alle «tantissime badanti e ai lavoratori dell’Est arrivati in città», spiega. Da qui sono nate due parrocchie: la parrocchia greco-cattolica ucraina e quella greco-ortodossa rumena. Realtà nuove in cui non soltanto la messa e le altre manifestazioni di fede vengono celebrate in lingua straniera, ma è anche possibile dare spazio a iniziative legate alle culture delle varie etnie. «Non c’è vera inclusione senza reciproca conoscenza e stima», dice Giusti. Un concetto che ora verrà allargato anche agli africani, arrivati a 3.300 a Livorno secondo l’ultimo censimento della Questura. La parrocchia scelta, come anticipato ieri da Avvenire, è quella di Santa Maria Assunta e sarà inaugurata domani, con un sacerdote africano e la celebrazione di tre messe: una in inglese, una in francese e un’altra in swahili. «Come lo è stato per gli italiani all’estero, queste parrocchie saranno utili ai nuovi stranieri che arrivano in città, dove potranno trovare connazionali già inseriti che possano aiutarli», spiega il vescovo. Una filosofia che ora potrà essere applicata anche per i peruviani e i filippini, le altre etnie in crescita a Livorno.
Monsignor Giusti Giusto dare la possibilità di vivere le celebrazioni della fede secondo tutte le tradizioni