Dopo 2 mesi sei azienda: così Mitte ha riportato 3 mila alloggi ai residenti
Il suo intervento è stato tra i più duri, è arrivato a dire che le piattaforme di sharing economy gli hanno «offerto un lavoro», per farlo star buono (cosa che Airbnb smentisce). Niente di nuovo: la legislazione di Berlino, arrivata dopo anni di polemiche, addirittura manifestazioni contro l’espansione dell’home sharing, che ha trasformato la vita di interi quartieri di tutta la capitale tedesca, è tra le più dure. «Nel 2015 abbiamo posto un limite a questo uso di appartamenti, dando due anni di tempo per mettersi in regola» spiega Stephan Van Dassel, Bezirksbugherm esteir, cioè sindaco, del municipio di Mitte, il «centro» di Berlino, uno dei dodici municipi della capitale tedesca. La percentuale di appartamenti offerti via web era, in tutta la città, dell’1%: a Mitte erano arrivati al 3%, «bloccando così il numero degli appartamenti di cui abbiamo bisogno ogni anno, circa 10 mila, con effetti sui prezzi degli affitti “normali” e una concorrenza sleale nei confronti degli alberghi» afferma il sindaco di Mitte. La legge messa in campo obbligava a dichiararsi impresa se si superavano i 60 giorni di affitti l’anno, e due anni per mettersi in regola. Il risultato è stato che «almeno 3 mila alloggi sono ritornati sul mercato delle famiglie», e quelli totali tramite Airbnb «sono scesi da 18 mila a 12 mila, ma ora stanno crescendo di nuovo» spiega Von Dassel. Per due motivi: primo, perché ogni disputa tra il municipio e i proprietari è finita davanti ad un giudice «e non c’è stata una interpretazione unica nelle dispute». La seconda, «perché Airbnb non è l’unica piattaforma». Insomma, i 50 dipendenti comunali che in tutta Berlino vigilano su questo tipo di mercato hanno dovuto orientarsi su altri siti. «Certo — afferma Von Dassel — c’è stato un miglioramento. La cosa più importante è che tutti quelli che vogliono trasformare il proprio alloggio in una locazione per turismo, sa che non è più semplice come una volta. E ci pensa due volte. Abbiamo fermato la crescita, ma siamo pronti a modificare di nuovo la legge». Effetti nel prezzo? «I prezzi sarebbero cresciuti ugualmente, probabilmente: ma è probabile che ci sia stato un effetto tra il 10 ed il 20%» azzarda Von Dassel. Per questo ora la legislazione cambierà di nuovo: «Regole strette. E chiediamo la collaborazione di Airbnb e simili. Ora per mettere in offerta un appartamento, occorre dichiarare l’autorizzazione». Se vieni colto in flagrante, ci sono multe salatissime, fino a 100 mila euro.