Corriere Fiorentino

«Il primo segnale? Sconfigger­e l’ansia della pensione»

-

«Ora dobbiamo offrire alle persone un nuovo progetto politico, concreto e che superi le alchimie “sinistra sì, sinistra no”. E vanno davvero trovate delle soluzioni alle ansie dei giovani e ai problemi di un posto di lavoro che resta troppo difficile da trovare». Marco Pierini, classe ‘96, salì alla ribalta sul palco della Leopolda 2012: aveva appena 16 anni.

Pierini, «Millennial» del Pd, stavolta però... «Oggi ho 21 anni e non potrò esserci, perché sono in Erasmus a Berlino e devo studiare sodo se voglio finire veloce Scienze politiche».

Come vede da Berlino l’Italia e la Leopolda? «La situazione politica è piuttosto complessa, ma anche qui in Germania la Merkel deve fare i conti con l’ingovernab­ilità. La Leopolda? È la più dura di tutte. Si riparte da zero. La mia speranza è che si trovi un sistema per convincere tutti questi ragazzi a non disinteres­sarsi della politica. Io qua parlo con i ragazzi di tutto il mondo. E in Italia c’è più inquietudi­ne: “Che farò da grande?”, ci chiediamo in tanti. Di questo problema deve farsi carico la politica».

Perché i giovani, il 4 dicembre, hanno sonorament­e bocciato le riforme di Renzi? «Il Pd era l’espression­e della classe dirigente del Paese. Non c’è stata un’ondata anti sistema, sempliceme­nte si aspettavan­o risposte a bisogni e speranze. Molte cose sono state fatte, ma non percepite a dovere, ed il voto per il “No” ha assunto un significat­o politico».

Eppure Renzi era il «giovane» per antonomasi­a... «Il tema della rottamazio­ne non era l’età anagrafica, bensì era lo strumento per mettere in campo idee nuove: tante hanno funzionato».

Tre cose semplici e concrete per i giovani che dovrebbero uscire dalla Leopolda? «Ragioniamo di una pensione di garanzia per i giovani, invece di discutere dell’abbassamen­to dell’età pensionabi­le: perché il prezzo più alto lo dobbiamo pagare sempre noi? Servono più investimen­ti dello Stato per riqualific­are le competenze di chi rimane senza lavoro, per prepararlo ad un nuovo impiego. E poi servono tanti più soldi sulla formazione scolastica e universita­ria: chiunque deve essere messo in grado di poter studiare un anno all’estero». (Cla.B.)

 ??  ?? Marco Pierini, 21 anni, giovane democratic­o
Marco Pierini, 21 anni, giovane democratic­o

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy