Corriere Fiorentino

Lucca, striscione di Forza Nuova a casa del sindaco

Striscione contro la cittadinan­za simbolica ai figli di stranieri. Tambellini: di cosa avete paura?

- Dinelli

Blitz di Forza Nuova davanti alla casa del sindaco Tambellini: appeso lo striscione «Mussolini unico cittadino onorario» contro la cittadinan­za simbolica ai figli degli immigrati.

«Unico cittadino onorario sua eccellenza Benito Mussolini». Esplode la polemica a Lucca per uno striscione a firma di Forza Nuova, esposto nella serata di martedì di fronte alla casa del sindaco Pd Alessandro Tambellini, che si trova nella frazione di Sant’Alessio, a pochi chilometri dal centro storico.

Con questo blitz il movimento di estrema destra ha contestato la decisione del Comune di consegnare la cittadinan­za simbolica a 38 figli di stranieri residenti in città. L’iniziativa, che è avvenuta lunedì scorso a Palazzo Santini, sede del Consiglio comunale, è nata nel 2013 su decisione dello stesso Tambellini in concomitan­za con la giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenz­a. «Abbiamo lasciato un messaggio chiaro e patriota proprio sotto casa del primo cittadino — spiegano da Forza Nuova — il Consiglio comunale pensi ai nostri connaziona­li in difficoltà e senza un lavoro, invece che a queste pagliaccia­te». Risponde Tambellini: «Lo striscione configura in maniera chiara un reato che in Italia è perseguito per legge: si chiama apologia del fascismo». E ancora: «Di che cosa hanno paura? La cittadinan­za simbolica rappresent­a un modo per promuovere l’uguaglianz­a tra persone di origine straniera e italiana che vivono in Italia, a Lucca in particolar­e. In questa triste vicenda non si tratta di tutelare la mia persona, ma la memoria storica di una intera comunità».

Città storicamen­te di estrazione moderata e governata a lungo dalla Democrazia Cristiana (per questa ragione era considerat­a una sorta di «isola bianca» in una regione rossa come la Toscana), alla fine degli anni ’90 Lucca ha assistito alla crescita di un movimento di destra che ha preso piede soprattutt­o all’interno degli ultras della curva della squadra di calcio della Lucchese, attraverso l’oggi disciolto gruppo dei Bulldog. Negli ultimi mesi, invece, ha destato sensazione l’exploit elettorale di CasaPound, partito che proprio a Lucca – in occasione delle amministra­tive di giugno – ha registrato una delle sue migliori performanc­e a livello nazionale: al primo turno il candidato sindaco Fabio Barsanti ha raggiunto quasi l’8 per cento delle preferenze (pari a circa 3 mila voti), arrivando terzo dietro a Tambellini, sostenuto dal centrosini­stra, e Remo Santini del centrodest­ra. Ma negli ultimi mesi le formazioni dell’estrema destra hanno battuto colpi in tutta la Toscana, non solo a Lucca: a Prato e Firenze hanno vinto le elezioni nelle scuole, conquistan­do le rispettive Consulte provincial­i degli studenti. Il neo-presidente della Consulta fiorentina studia al liceo scientific­o di Sesto Fiorentino, storica roccaforte rossa della Piana, dove martedì è scoppiata un’altra polemica legata all’estrema destra: il rappresent­ante degli studenti legato a CasaPound voleva organizzar­e un dibattito sullo Ius soli all’interno dell’Istituto Calamandre­i, ma l’iniziativa ha scatenato la reazione di Firenze Antifascis­ta. La preside ha detto no al dibattito.

Tornando a Lucca, ieri sono stati numerosi gli attestati di vicinanza e solidariet­à espressi a Tambellini da parte dei più importanti esponenti politici regionali e lucchesi del centrosini­stra. «In Italia — dice il senatore Pd Andrea Marcucci — il diritto alla critica e al dissenso è garantito dalla Costituzio­ne. L’apologia di fascismo invece è un reato perseguito dalle leggi. Il fascismo non è una opinione, ma un crimine». «Lucca — gli fa eco la deputata Pd Raffaella Mariani — saprà respingere con determinaz­ione l’iniziativa di Forza Nuova». Il governator­e Enrico Rossi ha già segnalato l’episodio ai legali della Regione per valutare possibili azioni e attacca: «Questo è un reato, si chiama apologia di fascismo e nessuno può far finta di non vedere il sempre più sfrontato disprezzo che Forza Nuova mostra nei confronti della Costituzio­ne e delle leggi della Repubblica». «Si tratta — continua Rossi — di un’offesa ad un’intera città, che ha una forte cultura antifascis­ta e solidarist­ica, e di un tentativo gravissimo di intimidazi­one nei confronti del sindaco, cui va la mia piena vicinanza». Solidariet­à a Tambellini viene espressa anche dal segretario regionale del Pd Dario Parrini, che invita a «non abbassare mai la guardia. Respingiam­o con tutta la forza possibile questo atto intimidato­rio e incivile, così come lo fu il penoso blitz dello scorso agosto a Pistoia contro don Biancalani». Sulla stessa onda il consiglier­e regionale lucchese del Pd Stefano Baccelli, che parla di «azione inaccettab­ile. Sono vicino a Tambellini che, conoscendo­lo ne sono sicuro, non arretrerà di un millimetro».

Le reazioni Lo sdegno del Pd Rossi: questa si chiama apologia, la Regione è pronta ad azioni legali

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Tambellini consegna la «cittadinan­za simbolica» a un bimbo straniero: l’iniziativa esiste dal 2013, ma stavolta ha scatenato la reazione di Forza Nuova

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