Assunzioni e posti letto per far fronte all’influenza
Dalla Asl un piano da 2,5 milioni: «Così eviteremo l’ingolfamento dei pronto soccorso»
Aumento dei posti letto, assunzioni a tempo di medici e infermieri (anche ricorrendo a agenzie interinali), potenziamento dei percorsi veloci per le urgenze. Stando alle massicce misure annunciate ieri dall’Asl Toscana centro quest’inverno si dovrebbe sentir parlare molto meno di sovraffollamento nei pronto soccorso del territorio. E, soprattutto, si dovrebbero contenere i disagi per gli utenti che — da Empoli a Pistoia passando per Prato e Firenze — dovranno recarsi nei punti di primo soccorso in coincidenza del grande afflusso per il picco di epidemia influenzale. Il piano riguarda infatti i pronto soccorso degli ospedali San Giuseppe di Empoli, San Jacopo di Pistoia, SS. Cosma e Damiano di Pescia, Santo Stefano di Prato, Santa Maria Nuova, San Giovanni di Dio, Santa Maria Annunziata e Ospedale di Borgo San Lorenzo dell’area fiorentina.
Sul piatto ci sono un piano di organizzazione preventiva e un significativo budget: 500 mila euro per la tempestiva attivazione delle azioni previste per quel che rimane del 2017 e due milioni a partire dal 2018. L’anno scorso, il periodo invernale era coinciso con una serie di criticità che avevano creato disservizi e lunghe attese, specie nei locali del nuovo ospedale Santo Stefano di Prato che assieme a quello di CaEmanuele reggi ha il maggior numero di accessi giornalieri in Toscana. L’azienda fu costretta in quell’occasione a varare un piano riorganizzativo urgente. Una corsa ai ripari costosa e di difficile attuazione sulla quale quest’inverno la sanità toscana non vorrebbe inciampare: «Le misure sono già tutte previste in un documento — spiega il direttore sanitario, Gori — con l’obiettivo prioritario di non compromettere la qualità delle cure nei nostri nove pronti soccorso e di conseguenza negli ospedali».
In caso di necessità il piano prevede di attivare una vera e propria Unità di gestione aziendale iperafflusso che prevede l’aumento del personale sanitario con team aggiuntivi dedicati all’assistenza dei pazienti, l’incremento di posti letto flessibili per garantire i ricoveri, il potenziamento dei percorsi di fast track per le urgenze e l’ incremento straordinario delle risposte di continuità assistenziale sul territorio per le dimissioni complesse. «Il piano — conclude Gori — dovrà evitare lunghe attese e assicurare disponibilità dei posti letto».
Gli ospedali coinvolti Da Empoli a Pistoia, passando per Pescia, Prato, Firenze e Borgo San Lorenzo