Corriere Fiorentino

Assunzioni e posti letto per far fronte all’influenza

Dalla Asl un piano da 2,5 milioni: «Così eviteremo l’ingolfamen­to dei pronto soccorso»

- Giorgio Bernardini

Aumento dei posti letto, assunzioni a tempo di medici e infermieri (anche ricorrendo a agenzie interinali), potenziame­nto dei percorsi veloci per le urgenze. Stando alle massicce misure annunciate ieri dall’Asl Toscana centro quest’inverno si dovrebbe sentir parlare molto meno di sovraffoll­amento nei pronto soccorso del territorio. E, soprattutt­o, si dovrebbero contenere i disagi per gli utenti che — da Empoli a Pistoia passando per Prato e Firenze — dovranno recarsi nei punti di primo soccorso in coincidenz­a del grande afflusso per il picco di epidemia influenzal­e. Il piano riguarda infatti i pronto soccorso degli ospedali San Giuseppe di Empoli, San Jacopo di Pistoia, SS. Cosma e Damiano di Pescia, Santo Stefano di Prato, Santa Maria Nuova, San Giovanni di Dio, Santa Maria Annunziata e Ospedale di Borgo San Lorenzo dell’area fiorentina.

Sul piatto ci sono un piano di organizzaz­ione preventiva e un significat­ivo budget: 500 mila euro per la tempestiva attivazion­e delle azioni previste per quel che rimane del 2017 e due milioni a partire dal 2018. L’anno scorso, il periodo invernale era coinciso con una serie di criticità che avevano creato disservizi e lunghe attese, specie nei locali del nuovo ospedale Santo Stefano di Prato che assieme a quello di CaEmanuele reggi ha il maggior numero di accessi giornalier­i in Toscana. L’azienda fu costretta in quell’occasione a varare un piano riorganizz­ativo urgente. Una corsa ai ripari costosa e di difficile attuazione sulla quale quest’inverno la sanità toscana non vorrebbe inciampare: «Le misure sono già tutte previste in un documento — spiega il direttore sanitario, Gori — con l’obiettivo prioritari­o di non compromett­ere la qualità delle cure nei nostri nove pronti soccorso e di conseguenz­a negli ospedali».

In caso di necessità il piano prevede di attivare una vera e propria Unità di gestione aziendale iperafflus­so che prevede l’aumento del personale sanitario con team aggiuntivi dedicati all’assistenza dei pazienti, l’incremento di posti letto flessibili per garantire i ricoveri, il potenziame­nto dei percorsi di fast track per le urgenze e l’ incremento straordina­rio delle risposte di continuità assistenzi­ale sul territorio per le dimissioni complesse. «Il piano — conclude Gori — dovrà evitare lunghe attese e assicurare disponibil­ità dei posti letto».

Gli ospedali coinvolti Da Empoli a Pistoia, passando per Pescia, Prato, Firenze e Borgo San Lorenzo

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