La famiglia di Nicco in Senato «Duemila firme per la giustizia»
Omicidio Ciatti, l’incontro organizzato da Di Giorgi. Grasso: farò il possibile
Niccolò Ciatti, 22 anni, è stato ucciso a pugni e calci tra l’11 e il 12 agosto in una discoteca di Lloret de Mar
I suoi aggressori sono tre giovani ceceni: arrestati, andranno a processo
Duemila firme per Niccolò. Sono state raccolte dagli studenti dell’istituto Russell Newton di Scandicci — la scuola che aveva frequentato il ventiduenne ucciso a calci e pugni da tre ceceni in una discoteca di Lloret de Mar nella notte tra l’11 e il 12 agosto — per chiedere verità e «una giustizia completa e senza zone d’ombra» su quell’efferato omicidio che ha scosso tutta l’Italia.
La petizione-appello, che tra le altre cose esprime pieno supporto «a tutti coloro che lavorano all’indagine», è stata consegnata ieri nelle mani del presidente del Senato Piero Grasso durante un incontro a Palazzo Madama a cui hanno partecipato babbo Luigi, mamma Cinzia, la sorella di Nicco, Sara, il sindaco di Scandicci Sandro Fallani, la preside del Russell Newton Anna Maria Addabbo e alcuni studenti dello stesso istituto. Grasso, che ben conosce la vicenda che ha toccato la famiglia Ciatti, ha promesso un suo intervento sul governo Gentiloni affinché verifichi lo stato dell’inchiesta che stanno conducendo i magistrati catalani, e che dovrebbe portare al processo per omicidio entro settembre del 2018. «Seguo con la massima attenzione la vicenda — le parole di Grasso — e vi garantisco il convinto sostegno alle iniziative finalizzate a fare chiarezza sulle responsabilità per dare risposte ferme e chiare sull’accaduto». Il presidente del Senato, inoltre, ha assicurato «che farà tutto il possibile perché lo Stato italiano faccia le dovute pressioni sul governo spagnolo perché Niccolò abbia giustizia — dice Luigi Ciatti — L’incontro con Grasso, organizzato dalla vicepresidente di Palazzo Madama Rosa La famiglia e i compagni di Niccolò Ciatti in Senato con Grasso e Di Giorgi Maria Di Giorgi è un’ulteriore conferma dell’appoggio da parte delle istituzioni a questa nostra battaglia». Non solo. Il presidente del Senato ha promesso che nei prossimi giorni sentirà il ministro degli Esteri Angelino Alfano per verificare la possibilità che gli amici di Niccolò e i testimoni dell’assassinio possano essere interrogati per rogatoria dai giudici italiani invece di doversi recare in Spagna. «Continuiamo insieme, con la famiglia e la città di Scandicci, a lavorare per la giustizia che rende la comunità e le persone sicure e credibili — afferma il sindaco Fallani — Noi saremo sempre con Luigi, Cinzia e Sara. E li supporteremo in ogni iniziativa».
L’impegno portato avanti dagli ex compagni di scuola di Niccolò, che sono al lavoro per organizzare un ciclo di conferenze e incontri sull’indifferenza che uccide, colpisce e fa riflettere: «La solidarietà di questi studenti e la loro richiesta di giustizia sono un piccolo germoglio di speranza, che certo non restituirà Niccolò alla vita e all’affetto dei suoi familiari — sottolinea la senatrice Di Giorgi — ma che dà speranza e aiuta la battaglia per ottenere la giusta pena per i responsabili del feroce omicidio».