Lungarno Cellini, una sola corsia per far passare le auto «Da cambiare 100 metri di tubi»
Publiacqua: «Da cambiare 100 metri di tubi»
Sul lungarno Cellini, dopo la rottura della tubazione in ghisa con diametro 30 centimetri martedì pomeriggio, procedono i lavori dei tecnici di Publiacqua. La strada, fin dalla tarda sera di martedì, era comunque già stata riaperta ai pedoni, mentre il traffico per le auto era ancora interdetto, almeno fino al pomeriggio di ieri.
Sul posto, a controllare il cantiere dopo i lavori notturni andati avanti ad oltranza anche sotto la pioggia, anche il presidente di Publiacqua Filippo Vannoni. «C’è sempre molta paura, quando si tratta di lungarni, ma la situazione è in via di risoluzione. Il tubo, situato ad una profondità di oltre due metri, è già stato scoperto. Purtroppo dei sottoservizi come alcuni tubi del gas stanno rallentando le operazioni, ma cercheremo di fare il prima possibile: la città non ha bisogno di altri cantieri».
Nel pomeriggio, poi, dopo che lo stesso Vannoni aveva fatto il punto sulle utenze («I disagi per la mancanza dell’acqua sono durati poche ore, perché il tubo danneggiato non serviva le abitazioni. Avevamo ordinato un’autobotte, ma non è servita»), Publiacqua ha fatto sapere che i lavori di scavo sulla tubazione interessata erano terminati: «Abbiamo optato per la sostituzione complessiva dell’intera condotta — riferisce la stessa azienda in un comunicato— Verranno perciò cambiati circa 100 metri di tubazione. Gli interventi riguarderanno sia il tubo di adduzione rotto, di 6 metri, sia altre tubature di distribuzione con diametro di 10 e 15 centimetri. L’apertura dell’asfalto, dunque, sarà prolungata fino all’intersezione tra lungarno Cellini e via della Fornace».
Sul fronte viabilità, dalle 17, la carreggiata sul lato fiume è stata riaperta alle vetture provenienti da piazza Ferrucci verso lungarno Serristori, mentre arrivando da Ponte alle Grazie lo «stop» resterà ancora all’altezza di piazza Poggi (senso unico, quindi, dal cantiere verso la stessa piazza Poggi). «Le cause della rottura — aggiunge Publiacqua — sono probabilmente da associare al clima. Una piccola incrinatura potrebbe essersi lesionata ancora di più per il freddo, creando la crepa».
Le tempistiche sull’ultimazione dei lavori restano però ignote: solo tra un paio di giorni, una volta che il cantiere sarà consolidato, verranno comunicate le date esatte. Ufficiosamente, tuttavia, non dovrebbe essere uno stop lunghissimo: si parla di qualche settimana, ma forse pure qualcosa di meno.
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