«Bus, verde e Maggio Così reinvestiamo il tesoretto turistico»
Grazie alla tassa di soggiorno, a fine 2017, il Comune incasserà ben 33 milioni (nel 2013 erano appena 21), un «tesoretto» cresciuto anno dopo anno, grazie all’aumento esponenziale dei turisti e agli aumenti decisi via via da Palazzo Vecchio. L’anno scorso, con parte dei proventi di questa tassa, Palazzo Vecchio, tra l’altro, era riuscito a congelare l’aumento del biglietto del bus. Mentre quest’anno, con i 4 milioni in più arrivati con i ritocchi, l’amministrazione potrà coprire i costi che i bus su gomma dovranno percorrere per coprire 1,5 milioni di km che verranno tagliati con l’entrata in funzione delle linee 2 e 3 del tram. Sulla scrivania dell’assessore al Bilancio, Lorenzo Perra, c’è un report dettagliato sulla ripartizione dei finanziamenti erogati grazie ai 33 milioni: ben un terzo è stato destinato al trasporto pubblico locale. Circa 4,5 milioni sono andati al Maggio Musicale, un milione al Vieusseux, 1,5 milioni al Teatro della Pergola. Contributi importati anche ai musei Stibbert, Marino Marini, Puccini. Oltre 2,2 milioni è stato il sostegno alla biblioteca delle Oblate. Voce molto importante, specie davanti all’emergenza che il Comune sta affrontando, sono i 2,3 milioni destinati alla manutenzione del verde pubblico. Il prossimo anno, grazie all’accordo con Airbnb per la riscossione diretta della tassa, se il numero di turisti dovesse rimanere su questi livelli, l’incasso dalla tassa di soggiorno potrebbe sfiorare i 40 milioni. «Gli introiti derivanti da questa voce, per legge, possono essere investiti solo su determinati ambiti — spiega l’assessore Perra — Però, se la cifra dovesse davvero aumentare in questi termini, potremmo anche pensare di rivendicare politicamente di poter investire sulla pulizia della città, che effettivamente viene consumata e sporcata dai turisti. Oggi la legge non ci consente di farlo. Ma magari domani sì».