«Difendo il governatore dalla sua sinistra: l’aeroporto va fatto»
«Non è possibile che una parte minima di partiti politici sia perennemente contro lo sviluppo industriale di una intera regione: basta essere ostaggio della minoranza del non fare». Luigi Salvadori, presidente di Confindustria Firenze, si dice basito davanti al documento con cui la sinistra (compreso Mdp, il partito del governatore Rossi) attacca la «natura devastante» della nuova pista di Peretola, oltre a contestare «le politiche neo-liberiste» della stessa giunta Rossi.
Presidente Salvadori, siamo davanti ad un caso politico paradossale: il governatore è contestato dal suo stesso partito. Che si sente di dire a Rossi?
«Qui non si va contro gli imprenditori, ma contro gli operai e gli impiegati, perché i numeri sui posti di lavoro che nasceranno con la nuova pista, senza contare gli effetti trainanti per le imprese sul territorio, che saranno interconnesse con le principali rotte business. Io ho parlato con Rossi dell’aeroporto diverso tempo fa, ma lui è sempre stato un sostenitore di questa infrastruttura. Non vedo problemi. Lui ha preso sempre una posizione seria e rigida. Finalmente la politica prende il toro per le corna: ogni anno Peretola perde 100 mila passeggeri a causa del vento, ora basta con queste figuracce, che poi creano danni economici enormi».
Sempre Sinistra Italiana, Mdp e Possibile sottolineano che bisogna puntare su Pisa e che questo cemento distruggerà il parco della Piana...
«Non è possibile puntare oltremodo su Pisa, perché non ha la capacità produttiva per servire sia i passeggeri di low cost e rotte tradizionali, sia i passeggeri business per i quali è importante atterrare a Firenze. Oggi inquinamento acustico e ambientale sono fuori norma, domani sarà meglio. E poi, nel progetto, ci saranno delle prescrizioni per tutelare l’ambiente, che dovranno essere rispettate da Toscana aeroporti».
Qual è la sua preoccupazione principale in questa fase?
«Ci tengo a dire una cosa, che i politici quasi lo nascondono: Firenze è una città in cui il peso del manifatturiero sul Pil è del 22%; Torino è al 17% e Milano al 12%. Questo per far capire quanta concentrazione di industria manifatturiera di grande qualità c’è sul nostro territorio. C’è bisogno di porte internazionali e non di imbuti. Sono un po’ preoccupato che l’aeroporto non si faccia sufficientemente veloce. E poi devo dire che a me non interessa se a criticare c’è il partito del presidente della Regione. Io sono un imprenditore e presidente di Confindustria, organizzazione è apolitica. Ci interessiamo di politica, perché ascoltiamo le proposte e ascoltiamo i consigli: poi però bisogna fare».
Il sindaco di Calenzano, Alessio Biagioli, l’ha sfidata ad un confronto pubblico sulla nuova pista. Che fa, accetta?
«Siccome il sindaco dice che porterà dei tecnici, della sua parte, si confronti con chi di dovere, con un altro politico. Io non ho tecnici e non mi interessa averli, però sono ben al corrente di tutte le valutazioni effettuate dagli esperti che si sono occupati del progetto. Io rappresento una associazione che vuole usufruire di questa infrastruttura. Io chiedo di fare l’aeroporto, ma il mandato ce lo ha la politica».
Il sindaco di Calenzano mi invita a un dibattito ma lui dovrebbe discutere con i politici, non con me