Il pavone di Santa Reparata ha di nuovo la sua ruota
Più di un anno di lavori e ora nei i mosaici sono tornati i colori. C’è anche un’epigrafe con gli antichi mecenati
Secondo antiche credenze, mangiare carne di pavone garantiva incorruttibilità ed eternità. Perciò il più elegante dei volatili assurse in era cristiana a simbolo religioso. Non a caso era stato raffigurato in un grande mosaico anche nella navata centrale della Chiesa di Santa Reparata, nella cripta del Duomo. Ora il mosaico, dopo un anno e mezzo di lavori di restauro, è tornato alla sua antica leggibilità grazie alla tecnica della malta incisa che, con tocco discreto, ( la malta è incisa e ritoccata cromaticamente ), integrale tessere mancanti del mosaico.
«Sarebbe stato un falso storico inserire ex novo le tessere mancanti» — spiegano i restauratori coordinati dall’architetto Beatrice Agostini che sono intervenuti anche su altre parti geometriche del pavimento policromo della chiesa, con esagoni, losanghe e nodi di Salomone, per un totale di 95mq. In alcune zone è stato rimosso il cemento che in occasione di precedenti restauri copriva le lacune del pavimento a mosaico, e recuperato alla vista il coccio pesto preesistente, più basso di diversi cm.
Questa straordinaria testimonianza dell’antica Florentia, trova completezza in una curiosa epigrafe che mette in fila i nomi dei 14 mecenati dell’epoca paleocristiana.Il pavimento della prima Chiesa di Santa Reparata, che vide la luce ai primi decenni del V secolo d.C. (52 metri di lunghezza per 25 di larghezza presunti), fu realizzato da maestranze africane con cui la Firenze del tempo aveva stretti rapporti culturali ed economici. La chiesa fu decorata con affreschi e continuò a essere un luogo di sepoltura privilegiato fino al 1379, anno in cui fu abbattuta per far posto alla nuova Cattedrale. Numerose le tombe presenti in Santa Reparata, tra queste la tomba di Filippo Brunelleschi. Il restauro odierno fa parte di una serie di interventi messi in campo dall’Opera di Santa Maria del Fiore con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per migliorare la fruizione dei monumenti del Duomo di Firenze di cui la chiesa di Santa Reparata fa parte.
Tecnica Effettuati interventi cromatici, sarebbe stato un falso storico inserire nuove tessere