Corriere Fiorentino

Colpaccio perché no?

Il Napoli (2 ko di fila) è stanco, Insigne non giocherà: Pioli ci crede La difesa sarà ancora a 4, Chiesa farà il centrocamp­ista aggiunto. E la maglia sarà viola

- di Leonardo Bardazzi

Domani la Fiorentina al San Paolo: il Napoli di Sarri è stanco, Pioli ci crede e alza il muro in difesa

Ok, il pronostico è tutto azzurro e viste le forze in campo non potrebbe essere altrimenti. Il Napoli lotta per vincere il campionato, è stato capolista fino a sette giorni fa e ha un attacco atomico che viaggia a una media pazzesca di 2,3 gol segnati a partita (ne ha fatti 35 in 15 giornate). La stanchezza però sta facendo brutti scherzi alla macchina perfetta di Sarri: in una settimana la Juve è passata al San Paolo e ha permesso all’Inter di diventare capolista, mentre il Feyenoord ha chiuso malamente il cammino Champions degli azzurri e retrocesso Hamsik e compagnia in Europa League.

Due sconfitte di fila Sarri non le subita da un’eternità (febbraio scorso con Atalanta in campionato e Juventus in coppa Italia), segno che qualcosa non va per davvero: «Un po’ di riposo non mi dispiacere­bbe», ammise Mertens in Nazionale. Il folletto belga infatti non segna da 5 partite e di sicuro non è al massimo della forma. «Qualche problemino c’è...» , ha aggiunto un ermetico Sarri in Olanda, prima, giustament­e, di alzare il fortino: «Crisi? Ma quale crisi, in 91 partite abbiamo fatto 206 punti». I numeri d’altra parte non mentono: il suo Napoli segna, vince, diverte, al punto di accaparrar­si simpatie anche fuori dai confini italiani (Pep Guardiola per esempio si dice amante del sarrismo). Dopo anni di Juve, vedere il Napoli campione d’Italia in effetti darebbe un’ondata di freschezza al nostro calcio, ma senza ricambi è dura restare in alto: la giornata di ieri tra l’altro ha praticamen­te certificat­o anche l’assenza di Insigne. Il fantasista (alle prese con la pubalgia) ha lavorato a parte e salvo miracoli dell'ultim’ora salterà la sfida coi viola (l’alternativ­a è Zielinski). Le assenze di Milik, Ghoulam e quella probabile Insigne, il morale non più a mille, le tossine nelle gambe: Pioli ha parlato di una sfida «non impossibil­e», Simeone, già domenica scorsa, disse «vincere si può, basta crederci». La Fiorentina (che giocherà in viola) arriva all’appuntamen­to con il sorriso ritrovato e l’iniezione di fiducia dopo il punto di Roma e la vittoria con il Sassuolo: basterà? Al San Paolo vedremo, di sicuro l’autostima della squadra di Pioli sembra finalmente in crescita.

Sarà una Fiorentina sul modello di quella vista allo Stadium contro la Juve, possibilme­nte con più coraggio e capacità di rendersi pericolosa in attacco. La difesa sarà a ancora a quattro, il modulo infatti non cambierà, anche se al gioiellino Chiesa (oggetto del desiderio di De Laurentiis) sarà chiesto grande sacrificio in copertura sulla fascia destra. Raddoppi di marcatura, pressing, aggressivi­tà, concentraz­ione. L’allenatore viola sta insistendo tanto su questi concetti, consapevol­e che per uscire indenni dal San Paolo serve un’impresa ma anche che, visto che il Napoli prima o dopo andava incontrato, non c’era momento migliore per farlo.

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 ??  ?? Federico Chiesa abbraccia Simeone dopo un gol Sotto, Lorenzo Insigne Il fantasista del Napoli ha problemi agli adduttori e quasi certamente non giocherà
Federico Chiesa abbraccia Simeone dopo un gol Sotto, Lorenzo Insigne Il fantasista del Napoli ha problemi agli adduttori e quasi certamente non giocherà
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