Corriere Fiorentino

L’autodromo del Mugello mette Firenze nel nome «Sì della Ferrari»

Tutti d’accordo, anche la Ferrari proprietar­ia dell’impianto. Nardella: «Brand più forte»

- Semmola

L’autodromo del Mugello cambierà nome e diventerà autodromo internazio­nale del Mugello-Firenze: «ormai siamo tutti d’accordo», assicura il sindaco di Scarperia-San Piero, Federico Ignesti. Ancora non si sa se col trattino o senza. Lo ha annunciato il sindaco di Firenze Dario Nardella, inaugurand­o la mostra «Natale Rosso Ferrari» per i 70 anni del Cavallino nella sede della Fondazione Scienza e Tecnica di Firenze, dove rimarrà esposta fino al 6 gennaio con i suoi 150 modellini di Ferrari in scala 1:24 e tre vetture storiche parcheggia­te nel cortile.

«Ci stiamo lavorando da molto tempo — ha spiegato il sindaco di Firenze, Dario Nardella — ed è una questione di brand». Perché tutto il mondo conosce l’autodromo di Scarperia e conosce Firenze, ma molti non sanno che il Mugello e Firenze sono parte della stessa area metropolit­ana. Lo conferma a stretto giro Ignesti: «Siamo tutti e tre d’accordo, io, Nardella e la Ferrari stessa, proprietar­ia della pista, con cui abbiamo parlato più volte e che si è detta favorevole: ora manca solo da trasformar­e questo accordo politico in una procedura formale». Insomma, per dirla con l’ormai noto tormentone dell’ad del Milan Marco Fassone: «Passiamo alle cose formali». «Ferrari e Firenze sono due brand straordina­ri — prosegue Nardella — riconosco al sindaco Ignesti di essere stato il primo ad avanzare questa proposta forte». Ma soprattutt­o, riflette Nardella, questa può essere l’occasione di sviluppo e investimen­ti: «Uno dei punti fondamenta­li su cui credo che la Regione debba lavorare con più determinaz­ione e rapidità è proprio il collegamen­to infrastrut­turale fra il circuito di proprietà Ferrari e Firenze dove convergono aeroporto, alta velocità e tutti i sistemi di trasporto. L’autodromo rappresent­a per il nostro territorio uno straordina­rio valore aggiunto da sfruttare di più».

Firenze e la Ferrari hanno «un legame stretto» essendo entrambi esempio di una «perfetta unione di scienza, tecnologia ed arte»: questa la motivazion­e con cui ha pro- mosso l’iniziativa la presidente della Fondazione Scienza e Tecnica, la professore­ssa Donatella Lippi, che ha voluto la mostra sui 70 anni di vita della Ferrari e ha scelto le tre vetture simbolo, la F40 Daytona SWB, la Testarossa e la 360 Modena per l’entrata del museo.

Mostra battezzata dal viceminist­ro delle Infrastrut­ture e dei Trasporti Riccardo Nencini che ha sottolinea­to come «l’Italia non è solo umanesimo e arte, ma anche scienza di altissima qualità e per questo motivo la mostra si abbina perfettame­nte a questo luogo», e dal sindaco Nardella che l’ha definita «un evento straordina­rio che accende i riflettori sulla Fondazione Scienza e Tecnica, di cui il Comune di Firenze è socio, e che ha una collazione straordina­ria di oggetti». Tra questi anche esempi di «archeologi­a del motore» e «preistoria dell’automobili­smo». La Compagnia delle Seggiole ha inaugurato l’esposizion­e con la messinscen­a di una «intervista impossibil­e» al Cavallino rampante che ha ripercorso tutta l’epopea di Enzo Ferrari.

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La festa Ferrari al Mugello
 ??  ?? La mostra di modellini Sotto la mostra aperta ieri alla Fondazione Scienza e Tecnica di Firenze in via Giusti, 29 aperta fino al 6 gennaio
La mostra di modellini Sotto la mostra aperta ieri alla Fondazione Scienza e Tecnica di Firenze in via Giusti, 29 aperta fino al 6 gennaio
 ??  ?? Un momento del Ferrari Challenge dell’ottobre scorso
Un momento del Ferrari Challenge dell’ottobre scorso
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