Alex è d’oro, ma l’Italia se l’è perso
Nato e cresciuto qui, si allena alla Rari ma è oro mondiale con la Francia
Alex Belig, nato e cresciuto a Fiesole e tesserato per la Rari Nantes Florentia, ha vinto due ori (nei 100 e 200 metri farfalla) al Mondiale di nuoto Inas, riservato alle persone con disagio intellettivo relazionale. Peccato che a goderseli sarà la Francia: «L’Italia lo scartò — racconta la sua allenatrice — fortuna che Alex ha il doppio passaporto, sennò addio trionfi».
Due titoli mondiali regalati alla Francia. Sono quelli conquistati da Axel Belig ai mondiali Inas (Federazione Internazionale che si occupa di tutte le discipline sportive per le persone con disagio intellettivo relazionale) svoltisi in Messico. Fino al 2013 Axel, nato a Fiesole nel 1994, vestiva i colori della Nazionale italiana, poi è stato tolto tra gli atleti d’interesse nazionale, non è stato più convocato per i collegiali della Fisdir (Federazione Italiana Sport Disabilità Intellettiva e Relazionale) e, grazie al fatto che Belig ha doppio passaporto, è stato tesserato per la federazione transalpina.
«E meno male che i genitori hanno avuto questa opportunità — spiega l’allenatrice Elisa Paludi — perché altrimenti Axel sarebbe rimasto a casa. Non sappiamo realmente quali sono stati i motivi per cui la federazione italiana abbia dimenticato questo talento. Sicuramente adesso ci diranno che è stata una scelta nostra, ma non è così. Axel è tesserato per la Rari Nantes Florentia, si allena a Firenze ed ha partecipato anche agli ultimi campionati regionali estivi assieme ai nuotatori normodotati. È stato il primo atleta con Sindrome di Down a nuotare in una rassegna con atleti che poi partecipano anche a meeting naziola nali, peccato che poi non abbia trovato posto nella Nazionale azzurra».
Belig già ai campionati europei paralimpici Dsiso (dedicati cioè agli atleti con Sindrome di Down) si era messo in evidenza vincendo l’oro nei 100 e 200 ed un bronzo nei 50 farfalla. Ai campionati mondiali Inas nella piscina di Aguascalientes e a pochi centinaia di chilometri da Città del Messico, Axel Belig ha vinto sia la gara dei 100 farfalla in 1’17”23, di pochi decimi superiore al record mondiale, che gara sui 200 farfalla in 3’07”74.
La Nazionale francese era composta da 18 atleti di cui due soli con Sindrome di Down: «È stato un evento di grande importanza a livello internazionale — conferma Paludi — che apre le porte ai paralimpiadi ed ha confermato le qualità di Axel che aveva vinto anche un argento nei 100 ed un bronzo nei 200 farfalla ai Trisome Games di Firenze nel 2016, due medaglie significative perché conquistate nella città dove si allena. Del resto la Rari Nantes Florentia ci ha sempre dato un grande aiuto. Axel si allena quotidianamente per un’ora e mezza e lavora molto anche in palestra per rafforzare le articolazioni. Ha trovato nella farfalla lo stile preferito. Non gli piace nuotare a dorso e detesta la rana perché non riesce a coordinarsi».
Fin da piccolo Axel Belig, aiutato anche dalla sorella Cecilia, ha mosso le prime bracciate nella piscina della Florentia. Poi, anche il fratello Xavier ha iniziato a nuotare ed ora fa parte della squadra biancorossa. Il presidente della società Andrea Pieri, che è anche vice presidente federale, si è sempre molto rammaricato per la situazione in cui si è trovato il nuotatore. «Parliamo tanto di inclusione per gli atleti portatori di handicap — spiea Pieri — ma poi, in concreto, solo noi della Rari abbiamo dato la possibilità a questo atleta di allenarsi e di poter poi conquistare medaglie mondiali. Purtroppo questa integrazione di cui tanto si parla non c’è. Axel è un nostro tesserato, lo facciamo allenare nei nostri spazi acqua e si confronta in gare organizzate dalla federnuoto. Non capiamo come mai la Fisdir si sia dimenticato di lui. Noi abbiamo molto creduto in lui e questa scommessa sta pagando in termini molto positivi».
L’obiettivo adesso è prepararsi bene anche per i prossimi appuntamenti internazionali. Con la speranza che, nel frattempo, si concretizzi l’ipotesi di far gareggiare anche Alex alle Paralimpiadi.
La sua allenatrice Gli azzurri lo hanno dimenticato Per fortuna ha il doppio passaporto, altrimenti sarebbe rimasto a casa e addio trionfi Il patron della Rari È un nostro tesserato, si allena con noi e gareggia anche con i normodotati Siamo fieri di lui