Corriere Fiorentino

Il Pd toscano tende una mano a Rossi & C. Ma il caso Boschi agita il partito

Via alla conferenza dei Democratic­i. Mazzeo tende una mano a Rossi, che oggi interviene

- Fatucchi

«Eravamo un monocolore». Nelle Officine Garibaldi di Pisa il Partito democratic­o toscano prova a costruire il programma «da qui al 2020», un’indicazion­e per mettere al sicuro la stabilità della giunta regionale guidata dall’ex compagno di partito Enrico Rossi, ora in Liberi e Uguali. «Immagina Toscana» è lo slogan scelto per riunire i vertici — con diverse defezioni — del Pd toscano. Sindaci, consiglier­i e assessori regionali, senatori e deputati. Per la prima volta Antonio Mazzeo, segretario vicario regionale, dal palco ammette: «La Toscana è contendibi­le», scordatevi il monocolore. Ma il pensiero del Pd è soprattutt­o alle politiche di marzo e si immagina lo scenario nel rapporto con gli ex compagni di partito ormai avversari. Uno scenario per niente rassicuran­te, perché c’è da fermare l’avanzata della destra e del Movimento 5 Stelle. Non si parla, o quasi, di candidatur­e, ma del caso Etruria e del futuro di Maria Elena Boschi sì. Lei dice di voler correre ancora in Toscana, il partito quasi certamente ha progetti diversi. I vertici toscani fanno quadrato intorno alla sottosegre­taria, anche se l’umore della base non è proprio entusiasta.

A 48 ore dallo scontro sul termovalor­izzatore tra il governator­e Rossi, il segretario regionale Pd Dario Parrini (che poi ha raffreddat­o i toni) e il renzianiss­imo sindaco di Firenze Dario Nardella, Mazzeo sale sul palco e rassicura: «Il nostro obbiettivo era, è e resterà il 2020». Nessuna crisi o fine anticipata della legislatur­a in Regione. Il vicesegret­ario cita esplicitam­ente Rossi in riferiment­o al suo ruolo nel salvataggi­o della Piaggio al tempo di Giovanni Maria Agnelli: uno dei tanti ramoscelli d’ulivo offerti al governator­e, che domani sarà ospite alla conferenza. Un’altra apertura arriva sulle candidatur­e: Rossi ieri sul Corriere della Sera aveva chiesto di non far scontrare leader di Pd e di Liberi e Uguali nei collegi uninominal­i, come a dire che, insomma, non siamo i principali nemici «l’uno dell’altro», e Mazzeo sembra risponderg­li. «Il nostro avversario non è alla nostra sinistra, sono questa destra e i populismi» dice, e poi aggiunge: «Occorre un nuovo centrosini­stra». Soprattutt­o perché «adesso rischiamo di perdere collegi, e non solo i collegi ma anche la Regione, un regalo a destra e populismi». A marzo sono a rischio i collegi, nel 2019 a rischio c’è il governo della Regione Toscana. «Sì, adesso è contendibi­le», ammettono i vertici del Pd, come hanno dimostrato i «risultati negativi alle amministra­tive» dopo la scissione. Mazzeo rilancia l’alleanza Pd-Mdp come modello, anche se lo scenario nazionale va in un’altra direzione: «Ma siamo noi in contraddiz­ione o è il resto d’Italia ad esserlo? Noi vogliamo e possiamo essere un modello di riferiment­o nazionale».

Oggi Rossi interverrà a Pisa, ma già alcuni temi cari al governator­e risuonano alle Officine Garibaldi. A partire dal lavoro: «Era, è e resterà la nostra ossessione» dice Mazzeo. Parole più dure arrivano dal professor Massimo Morisi, che attacca: «Non possiamo lasciare ad un leader di Mdp l’articolo 3 della Costituzio­ne, Liberi e uguali è patrimonio del Pd». Un patrimonio però, a quanto pare, già contendibi­le, pure quello.

In tanti nei corridoi si lamentano delle parole del sottosegre­tario Maria Elena Boschi che ha detto di volersi ricandidar­e in Toscana. Sarebbe riaprire una ferita sul tema banche, considerat­o un tallone d’Achille per il Pd (e per la stessa Boschi). Ma dai vertici del Pd nessun cedimento, sono tutti con la sottosegre­taria: basta con questa «nauseante persecuzio­ne e campagna di sciacallag­gio» contro Boschi, la difende Parrini. «Maria Elena Boschi sta dando il suo contributo perché il governo Gentiloni ottenga risultati importanti» incalza Mazzeo. E la vicepresid­ente del Consiglio regionale Lucia De Robertis, che viene dallo stesso territorio dell’ex ministro, apre alla candidatur­a di Boschi ad Arezzo: «Esprimerà i propri auspici come tutte le persone che intendono candidarsi, io sono persona di partito ed appoggerò chi il partito candida. Mi farà piacere se Boschi lo farà nel nostro collegio».

 Il vice segretario Sì, adesso la Toscana è contendibi­le Il nostro avversario non è alla nostra sinistra, sono invece questa destra e i populismi

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Maria Elena Boschi a «8 e Mezzo»
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La sottosegre­taria Maria Elena Boschi giovedì sera in tv. Sotto, il vicesegret­ario del Pd Toscana Antonio Mazzeo durante il suo intervento
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