Addio a Padeletti, portò Firenze nella task force europea del cuore
Èscomparso il professore Luigi Padeletti, cardiologo di fama internazionale e direttore, fino al 2015, della scuola di specializzazione in malattie cardiovascolari all’Università di Firenze. Da un anno era a Milano, a capo dell’Irccs, dove aveva dato impulso al potenziamento del dipartimento cardiovascolare. E in un ospedale del capoluogo lombardo è morto a 70 anni dopo una brevissima malattia. Era nato a Gubbio ma gli studi in medicina lo avevano portato lontano dalla sua città. Una carriera brillante: prima cardiologo a Careggi , esperto in aritmologi a, poi professore ordinario e, dal 1998 direttore della scuola di specializzazione. Faceva parte della task force europea ed è tra gli artefici de «Le linee guida per la Cardiostimolazione» che sono tuttora applicate negli ospedali. Autore di oltre 300 lavori scientifici e di numerosi trattati sullo scompenso cardiaco, Padeletti era un leader nella guida dei comitati scientifici in campo cardiologico, capace di valorizzare i giovani ricercatori che lo attorniavano. Era anche membro del direttivo della Società Italiana di Cardiologia. Padeletti era coinvolto, a Firenze, nell’inchiesta su alcuni casi di corruzione nelle cardiologie toscane. Era stato assolto con formula piena, qualche mese fa, per la morte di una giovane paziente che, afflitta da un problema congenito al cuore, ad ottobre 2011, era morta nel sonno. (V.M.)