L’integrazione nei vigneti? Sono le facce del Chianti
Dalle vigne, dalle cantine, dagli uffici. Sono i lavoratori di ogni giorno che stanno dietro al prodotto toscano più internazionale, il Chianti, i protagonisti dei 25 ritratti esposti da ieri fino al 31 gennaio a Villa Bardini nell’ambito della mostra The Proud Winegrowers. Immagini artistiche per celebrare i 90 anni del Consorzio Vino Chianti attraverso i volti e le storie di chi, con fatica e passione, rende grande la Toscana nel mondo. «Ho voluto rappresentare i vignaioli nella loro forza e fierezza», racconta il fotografo fiorentino Edoardo Delille, che ha realizzato il progetto in collaborazione con Air Dolomiti, The Trip Agency e il festival di fotografia Cortona On The Move. «Mi interessavano tutte le facce del ciclo produttivo del vino. E tra i filari d’uva ho trovato una varietà incredibile: il ragazzo di San Casciano, l’anziano proprietario, il profugo nigeriano. Tutti insieme nei campi, a commentare la Fiorentina o a bere insieme. È in queste aziende toscane che si realizza quotidianamente la vera integrazione, tra età, nazionalità e provenienze differenti». Dopo l’esposizione al Franz Josef Strauss International Airport di Monaco di Baviera la mostra è approdata a Villa Bardini, nella cui terrazza è avvenuta giovedì l’inaugurazione alla presenza delle autorità, gli assessori Anna Paola Concia per la città di Firenze e Marco Remaschi per la Regione, e dei membri del Consorzio. Tra vino rosso confezionato per questo importante compleanno e propositi per il futuro, a testa alta e con entusiasmo nonostante le annate difficili e le nuove prove del mercato globale. L’ingresso a The Proud Winegrowers (8 euro) comprenderà anche la visita della mostra Lloyd, paesaggi toscani del Novecento e del meraviglioso giardino di Villa Bardini.