E ORA UN COMITATO PER L’ELETTRICE PALATINA
Caro direttore, ho letto il suo articolo su Anna Maria Luisa de’ Medici e lo condivido. Da anni mi sono convinto dell’assoluta mancanza di riconoscenza che Firenze ed i fiorentini nei secoli hanno tenuto nei confronti di tale nobile signora.
Noi fiorentini diamo per scontato che gli Uffizi siano nostri come cosa che ci sia piovuta per merito particolare (quale?) e non per la grande (direi impropriamente grandiosa, visti gli effetti che ha prodotto) generosità di questa «magnifica» donna. Forse un caso unico (sicuramente raro) nella storia delle grandi signorie e famiglie del passato. Gli Uffizi e Firenze si identificano in una simbiosi che rendono gli uni e l’altra come gemelli nell’opinione mondiale. E quindi Firenze è Firenze anche perché ha in sé e con sé gli Uffizi. Chiunque di noi giri il mondo, all’affermazione veniamo da Firenze, l’interlocutore esclama «ah gli Uffizi». Orbene Maria Luisa ci ha regalato a tutti noi non solo il massimo tesoro, ma ci ha resi noti in ogni angolo della terra con tutti i vantaggi culturali ed economici ben noti. E allora ? È giunta l’ora di onorarla davvero senza tante parole e fronzoli! Quindi le propongo di costituire un comitato che si attivi quanto prima per «incalzare» tutti i Fiorentini (e non solo) e le istituzioni per provvedere a realizzare (a oltre 250 anni dalla morte) tangibili e durature manifestazioni e segni di riconoscenza alla magnifica e munifica signora. Ovviamente spero che lei vorrà essere il primus inter pares del comitato. Andrea Del Re *Avvocato
La lettera dell’avvocato Del Re è un bellissimo segnale. Significa che la valorizzazione della memoria di Anna Maria Luisa de’ Medici non sta a cuore solo alle istituzioni, dal presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani al presidente dell’Opera Medicea Laurenziana, Paolo Padoin, ma anche alla cosiddetta società civile. Ci sono tutte le premesse perché la primaria idea di Cristina Acidini di dedicare una statua all’Elettrice Palatina si realizzi. Quanto alla presidenza del comitato, che mi auguro nasca quanto prima, la lascio volentieri all’avvocato Del Re: un direttore di giornale meno presidenze ha e meglio è. Paolo Ermini © RIPRODUZIONE RISERVATA