E a Pisa la federazione toscana conferma Corsinovi
Rifredi rientra dopo lo strappo. Il presidente: la nuova legge sul terzo settore? Diremo la nostra
Nel giorno in cui la Federazione delle Misericordie toscane trova l’unità, con il rientro ufficiale della Misericordia di Rifredi, l’unica ancora fuori dal perimetro dell’associazione dopo che la Misericordia di Firenze aveva ricomposto la frattura, Alberto Corsinovi è stato confermato alla guida della federazione per altri quattro anni.
Corsinovi, 58 anni, avvocato, è stato confermato per acclamazione dall’assemblea riunita ieri a Pisa, che per la prima volta ha raccolto tutte le 311 Confraternite della Toscana. Pisa è stata scelta anche per sottolineare la ripartenza della Misericordia locale, che è ancora commissariata e che è passata attraverso un deficit di bilancio milionario ed il licenziamento di una trentina di dipendenti ma dopo 45 anni ha ripreso la cerimonia della vestizione dei nuovi confratelli, e la giornata ha visto l’arcivescovo di Pisa, Giovanni Paolo Benotto, celebrare la in San Ranieri la messa durante la quale è stata consegnata la veste storica delle Misericordie a 12 nuovi volontari. «Sono soddisfatto per l’unità ritrovata con tutte le Misericordie e per l’unità interna alla Federazione — ha commentato Corsinovi — Su questa base la Toscana si candida ad essere un punto di riferimento per tutto il movimento delle Misericordie, anche a livello nazionale e con altre realtà di volontariato cristiano, per la costituzione di una rete nella logica del nuovo Codice del terzo settore». Resta qualche timore, per nuova normativa nazionale che regolamenta il volontariato: «Occorre grande attenzione e vogliamo dire la nostra sulla sua attuazione, perché da un’opportunità non diventi un vincolo — ha affermato — Viviamo un momento difficile, in cui il pubblico arretra mentre i bisogni crescono. Siamo presenti in ogni angolo di Toscana, nelle città, ma anche nei piccoli centri, dove spesso siamo rimasti l’unico presidio della comunità, a fronte di tagli pesanti dei servizi, dalle poste agli ambulatori, al trasporto pubblico Sta a noi rispondere alle necessità delle nostre comunità: lo faremo, come facciamo da quasi otto secoli». La Federazione raggruppa oltre 400 sedi operative, 300.000 iscritti, 60.000 dei quali volontari attivi, e l’assessore regionale alla sanità, Stefania Saccardi (che ha ammesso come ci sia ancora da fare su liste di attesa e sugli accessi ai pronto soccorso) ha sottolineato: «Al di là dei servizi che offre, uno dei meriti più grandi del volontariato è quello spirito, quei valori, quella solidarietà che rende più forte le nostri comunità». (M.B.)