Corriere Fiorentino

Farmaci generici, lite tra medici e assessore

- G.G.

«Non cambiateci medicina». Anmar, l’associazio­ne nazionale dei malati reumatici, torna alla carica contro la Regione Toscana. Il motivo è la decisione di sostituire le medicine biologiche con nuovi medicinali «generici», meno cari. Non si tratta di farmaci identici, ma simili: si chiamano biosimilar­i e dovranno essere somministr­ati anche ai pazienti che da anni sono curati. La presidente nazionale Silvia Tonolo e la presidente toscana Paola Grossi hanno scritto al ministro della salute Beatrice Lorenzin e all’assessore regionale Stefania Saccardi senza avere risposta. E dicono: «Siamo favorevoli ai biosimilar­i solo per i nuovi pazienti. Il rischio, per chi è già in cura, è che il nuovo farmaco possa essere inefficace e creare resistenza al precedente» «Il 30% dei pazienti che hanno fatto il cambio di farmaco ha avuto peggiorame­nti — spiega il reumatolog­o senese Mauro Galeazzi — Io e altri medici ci rifiutiamo di prescriver­e i biosimilar­i a chi era già in cura. E i pazienti cui viene dato il biosimilar­e si rivolgano ai carabinier­i». In Toscana, sarebbero circa 5.000 i pazienti reumatolog­ici cui deve essere cambiata la medicina. L’assessore Saccardi respinge le accuse: «Di fronte a due farmaci considerat­i equivalent­i, il profession­ista spieghi perché invece che un farmaco se ne eroghi un altro, e il sistema sarà pronto ad erogarlo». E conclude: «Tante associazio­ni hanno rapporti privilegia­ti con qualche azienda farmaceuti­ca, ma noi abbiamo interesse invece a che il sistema abbia una sua sostenibil­ità».

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Mauro Galeazzi

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