Suonala ancora, Niccoli (a colpi di vinile)
Prato, riapre oggi lo storico negozio di musica che aveva chiuso cinque anni fa. Sarà l’unico in città
Il giradischi della storia torna a suonare in centro storico, pochi anni dopo essersi interrotto. Quando durante il Festival di Sanremo, nel febbraio 1966, Alfredo Niccoli andava con la moglie in macchina di notte a Milano a fare il giro delle case discografiche per raccogliere i 45 giri appena stampati, tornando in centro a Prato trovava già la fila di ragazzi fuori dal suo negozio. In quel periodo la famiglia Niccoli non immaginava che il mondo della discografia sarebbe stato così ondivago. E che sarebbe cambiato tanto repentinamente da costringere i suoi membri a chiudere i battenti, per poi riaprirli seguendo il ritorno della musica sul vinile.
Oggi è il gran giorno, comincia il nuovo corso del negozio di dischi per eccellenza. L’unico che era rimasto in città prima della sua chiusura, cinque anni fa; il solo di oggi, nel giorno della nuova inaugurazione in via dei Tintori. Il battesimo è officiato da Antonella Niccoli, 56 anni: la ragazza degli anni Settanta cresciuta tra gli strumenti e gli spartiti, la stessa che qualche anno fa era stata costretta a prendere l’amara decisione di rinchiudersi in un magazzino e buttarsi sulle vendite on line, come il mercato suggeriva. «Ci siamo messi lì e abbiamo cominciato a operare in quel settore», ricorda. Ma il mercato chiama di nuovo, comincia la ripresa. Antonella è figlia di Alfredo, nipote del fondatore del negozio che portava il suo stesso nome e che nel 1925 fu uno dei primi in Italia investire in questo settore.
L’antica Casa Musicale Niccoli — la cui insegna sarà issata all’interno del nuovo negozio — era in fondo a via Cairoli, aveva un’entrata su piazza delle Carceri. Più tardi traslocò nei pressi della piazzetta Buonamici, dove la maggior parte dei pratesi lo ricorda prima dell’improvvisa chiusura. Partiture, poi pianoforti, organi e infine l’attenzione che si proietta sulla vendita del supporto fonografico. Le stagioni della musica e delle emozioni sono passate attraverso dischi di ogni formato, cassette, cd. Sanremo, la musica rock dall’Inghilterra, la stagione del progressive italiano, il pop americano. «Abbiamo deciso di far riappropriare la città del patrimonio di questa storia», spiega ancora Antonella. Non solo ragioni economiche dunque, con la possibilità che ha Niccoli di vendere prime stampe originali, ma anche omaggio alla gloria del passato e alla cultura della musica: «Abbiamo deciso che quel che abbiamo conservato del vecchio negozio, come il bancone e la storica bacheca delle classifiche, faranno parte dell’arredamento. In più abbiamo arredato uno spazio per la presentazione di dischi e per l’educazione all’ascolto».