Gli orsi fuorilegge sfrattati dai vigili: «Manca il progetto»
Due orsi bianchi seduti al tavolino di una trattoria, nel cuore di Siena, nella strada che porta verso il Duomo. L’idea del ristoratore per festeggiare il Natale era originale, ma non è andata giù ai vigili urbani che hanno rispedito i due peluche giganti in cantina. «Senza permesso, niente pupazzi» avrebbero spiegato gli agenti della polizia municipale a Niccolò Moretti, patron della Taverna del Capitano. Fino a due giorni fa, erano un’attrazione per i turisti ed erano finiti sul web, ora sono stati sfrattati da via del Capitano. «Rispetto la legge ma resto perplesso — sospira al telefono Moretti — per esporre sette tavolini pago già l’uso del suolo pubblico. Certo non immaginavo che eliminando qualche tavolo e aggiungendo due peluche in quello stesso spazio avessi dovuto chiedere un’altra autorizzazione». Un corto circuito della burocrazia? Non proprio. Il regolamento comunale prevede che ogni progetto debba essere redatto minuziosamente da un architetto e poi approvato dalla Soprintendenza e dal Comune di Siena. «Preparerò già da ora il progetto per il Natale 2018» aggiunge Moretti che intanto ha portato al caldo i suoi orsi. «Rischiavo tre giorni di chiusura del ristorante: io non ho problemi, lavoro in giro per il mondo come food manager e personal chef, ma devo pensare ai miei dipendenti che hanno famiglia». Intanto la notizia dei peluche banditi da via del Capitano è spopolata sui social e ha raggiunto il sindaco Bruno Valentini. «A me sono simpatici e non deturpano la strada — dice il primo cittadino di Siena — però l’autorizzazione della Sovrintendenza è obbligatoria per ogni utilizzo del suolo pubblico. I commercianti presentano un progetto e vengono autorizzati per tavolini sedie ombrelloni, altrimenti è l’anarchia. Spunterebbero orsi, pinguini, renne pupazzi di ogni specie e in una città come Siena non è possibile né opportuno».