Corriere Fiorentino

Macché cin cin, le feste sono un Tourmalet

Da Ballardini a Spalletti sono in arrivo 5 gare in 19 giorni. E sempre più dure

- di Alessandro Bocci

Occhio al panettone. Il calendario della Fiorentina, durante le feste, è un po’ come il Tourmalet, una salita costante che non ti concede un attimo di respiro. Si comincia oggi con il Genoa, che rischia di essere una trappola dopo le energie spese nella battaglia di Coppa Italia contro la Sampdoria e si chiuderà con l’Inter, sempre dentro il Franchi, alla vigilia della Befana. Nel mezzo non ci faremo mancare niente: il Cagliari in trasferta prima di Natale(il 22), la Lazio all’Olimpico la sera di Santo Stefano, il Milan a pranzo due giorni prima di Capodanno. Cinque partite in diciannove giorni.

Per Pioli non sarà facile. Perché il momento è delicato e le partite decisive. C’è la necessità, prima della sosta invernale, di rimanere in corsa per il settimo posto, con la speranza di poter acciuffare persino il sesto della Samp e tentare l’impresa in coppa, strada alternativ­a e molto complicata verso l’Europa League.

Le insidie sono di ogni tipo. La forza degli avversari, innanzitut­to. Ogni partita aumenta il coefficien­te di difficoltà: il Cagliari in Sardegna è capace di giocare a ritmi vertiginos­i, la Lazio considera la coppa Italia suo abituale territorio di caccia e le milanesi al Franchi nel giro di sei giorni sono appuntamen­ti affascinan­ti ma anche molto complessi. Pioli, per sfuggire alla mediocrità, dovrà essere bravo a mantenere alta la soglia dell’attenzione tra una fetta di panettone e una coppa di spumante (o di champagne avendo in squadra tanti francesi). Servono equilibrio e buon senso in un periodo strano, avvolgente, delicato. Allenarsi, o addirittur­a andare in ritiro, il giorno di Natale non è semplice. L’allenatore dovrà soprattutt­o gestire al meglio le rotazioni. Finora ha sempre la scelto la strada della continuità, limitando il turnover alla coppa, anche perché le alternativ­e non lo convincono al cento per cento. Con Sanchez la manovra si inceppa ed è difficile rinunciare all’imprevedib­ilità di Thereau mentre Chiesa dovrà centellina­re le forze. Di sicuro, in queste settimane complesse, ci sarà bisogno di allargare i confini della rosa. Babacar, in questo senso, è il più pronto. Anche Vitor Hugo ha dato risposte confortant­i e Saponara sembra essersi lasciato alle spalle i problemi fisici. Adesso suona la campanella per molti: Bruno Gaspar, Sanchez, Gil Dias e Eysseric dovranno darsi una svegliata. Altrimenti non sarà facile tenere in piedi tutti gli obiettivi. Intanto non bisogna sbagliare la partita di oggi. La Fiorentina contro il Genoa va a caccia del sesto risultato utile consecutiv­o, il quinto in campionato. La vittoria non sarà né facile, né scontata. Ballardini, almeno in trasferta, ha ridato dignità al Grifone che, lontano da Marassi, ha vinto prima a Crotone e poi a Verona, uscendo almeno provvisori­amente dalla zona rossa della classifica.

 ??  ?? L’allenatore del Genoa Davide Ballardini parla con Muguel Veloso Il nuovo tecnico è subentrato all’esonerato Juric un mese fa
L’allenatore del Genoa Davide Ballardini parla con Muguel Veloso Il nuovo tecnico è subentrato all’esonerato Juric un mese fa

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