Mulina, tutti assolti
Il bando per l’ex ippodromo: nessuna irregolarità Adesso la battaglia al Tar
Cinque anni fa Una storia iniziata nel 2012 quando alla gara partecipano il Pegaso e Rti Park Lives
Nessun accordo segreto dietro la gara d’appalto per la valorizzazione de le Mulina di Firenze. Così ha deciso il gup Alessandro Moneti che ha assolto gli imprenditori Oliviero Fani (difeso dall’avvocato Federico Bagattini), Guo Sheng Zheng (assistito dall’avvocato Giacomo Passigli) e Massimo Cortini dall’accusa di concorso in turbativa d’asta. I primi due erano gli amministratori della Pegaso, la società a cui il Comune di Firenze aveva assegnato la gara dopo il ritiro del secondo raggruppamento di imprese Rti Park LIves, guidato da Cortini. Un passo indietro sospetto per la Procura, secondo cui Cortini, dopo l’annullamento del Tar si sarebbe messo d’accordo con la prima cordata per spartirsi la gestione delle Mulina. In quell’inchiesta, esplosa un anno fa con le perquisizioni anche a Palazzo Vecchio, erano coinvolti anche Simone Tani ex assessore comunale nella giunta Domenici poi approdato al Cipe e Luisa Chiavai. Ma per loro, le accuse sono state archiviate prima dell’estate. La storia parte nel 2012, quando Palazzo Vecchio pubblica il bando per la concessione venticinquen nale dell’ippodro mo. Alla gara partecipano il Pegaso e il raggruppamento temporaneo di imprese RTl Park Lives. La commissione giudicatrice, guidata da Tani, dichiara vincitrice la Pegaso. Ma Cortini ricorre al Tar che sospende l’assegnazione. Ma prima che arrivi a una decisione è Palazzo Vecchio ad annullare, in autotutela la gara. Per la Procura, a quel punto Fani e Zheng avrebbero siglato un accordo segreto con Cortini, per la gestione delle Mulina. La Park Lives avrebbe subappaltato una parte dell’ippodromo e in cambio avrebbe rinunciato al ricorso. Nel 2014, il Comune indice una nuova gara, alla quale partecipa solo Pegaso. Il progetto è ambizioso: una cittadella dello sport con una grande arena concerti e un polo fieristico. Ma non va. Il primo evento, una mostra floreale nel 2015, è un flop. E ora cosa succederà? Il Comune aveva revocato l’assegnazione dell’Ippodromo alla ditta prima dell’inchiesta. La ditta ha fatto ricorso al Tar: Palazzo Vecchio attende la sentenza per procedere ad un nuovo bando.