Corriere Fiorentino

Stop cessione

La Lucchese ferma la vendita alla cordata pisana

- di Simone Dinelli

La svolta arriva in tarda serata con un comunicato di Arnaldo Morriconi (l’uomo che ha gestito la trattativa per la gestione della Lucchese e proprietar­io dell’un per cento del club): «Dopo le numerose richieste dei tifosi e le polemiche dei giorni scorsi, ho chiesto ufficialme­nte agli avvocati Cioni e Coscia di annullare il preliminar­e di contratto stipulato tra le due parti». Una decisione, «volta a fugare ogni possibile dubbio sull’ingresso in società di persone indesidera­te». Il riferiment­o è a Pietro Belardelli, l’uomo che in passato ha già portato al fallimento il Castel di Sangro e il Lecco. «Gli avvocati — si legge nella nota — si sono resi disponibil­i ad accettare l’annullamen­to, che pertanto non prevede il pagamento di alcuna penale, per entrambi le parti». Oggi alle 13 è stata fissata anche una conferenza stampa per spiegare i dettagli del dietrofron­t.

Contro l’ipotesi di cessione della società alla cordata di imprendito­ri pisani, è nata una vera e propria sollevazio­ne cittadina. Appoggiata anche dal presidente della serie C Gabriele Gravina: «Ho visto che c’è stata una reazione forte — ha detto Gravina — spero che vinca la reazione. Belardelli? Dico no. Non conosco i dettagli, ma per quello che è stato a Castel di Sangro (il club è poi fallito, ndr) e altrove, le conseguenz­e le conosciamo bene: il calcio ha bisogno di altri contributi e profession­alità».

Lunedì sera a Lucca si è svolta anche una infuocata assemblea organizzat­a da Lucca United (cooperativ­a di tifosi che detiene l’11 per cento delle quote), nel corso della quale le diverse decine di presenti hanno ribadito all’unisono che di questa cordata proprio non vogliono saperne, paventando azioni di protesta eclatanti (già sabato scorso, all’indomani della divulgazio­ne della notizia del preliminar­e, su un muro dello stadio Porta Elisa era apparso uno striscione con la scritta «Prima Bacci poi i pisani, società di casi umani») come ad esempio l’interruzio­ne degli allenament­i.

E i rappresent­anti di Lucca United, proprietar­ia del marchio «Lucchese Libertas 1905» concesso in comodato gratuito quinquenna­le all’attuale società, di fronte a una cessione del genere, il prossimo marzo (data di scadenza del quinquenni­o, ndr) sarebbero pronti a riprenders­i il marchio. Ieri sera l’ennesimo colpo di scena che rimette tutto in discussion­e sulla vendita del club.

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Pietro Belardelli è a capo della cordata che vuole il club

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