Corriere Fiorentino

A febbraio il blitz, a luglio la delibera Ma poi nessuno è intervenut­o

Donzelli: allarmi inascoltat­i. Rossi: ora troviamo soluzioni con i Comuni

- L.S.

Il precedente Sempre all’Osmannoro a gennaio il rogo nell’ex mobilifici­o Aiazzone era costato la vita ad Ali Muse, che occupava insieme altri somali

È il 20 febbraio 2017 ed il consiglier­e regionale di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli — accompagna­to dal capogruppo di Forza Italia a Palazzo Vecchio Jacopo Cellai, dal compagno di partito Francesco Torselli e dalla consiglier­a comunale di Sesto Fiorentino Maria Tauriello — effettua un blitz all’interno dell’edificio andato a fuoco ieri all’Osmannoro, sottolinea­ndo a più riprese «le condizioni di pericolo per gli almeno sessanta rom che ci vivono accampati». Il 28 giugno 2017: il Comune di Sesto Fiorentino emette un’ordinanza di sgombero proprio per il capannone in questione, raddoppian­do pochi giorni dopo il provvedime­nto pure per l’ex Osmatex di via Lucchese, anch’esso occupato abusivamen­te. Per la seconda struttura, lo sgombero avviene il 18 ottobre. Per la prima la prefettura invece non riesce ad intervenir­e tempestiva­mente. E così ecco un’altra morte — dopo quella di Ali Muse, somalo rimasto ucciso nell’incendio di gennaio all’ex mobilifici­o occupato Aiazzone — causata dall’emergenza abitativa.

«Non è la prima volta che purtroppo accade una cosa del genere — ricorda infatti il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi — Vanno trovate soluzioni abitative che non siano case popolari, perché questo scatenereb­be altri conflitti. Ci vuole un’azione forte, pianificat­a oltre il dolore». Il cordoglio è bipartisan: sotto richiesta proprio del capogruppo di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli, è stato osservato un minuto di silenzio allo stesso Consiglio regionale. «Non si può morire così a Firenze — dichiara Donzelli — Durante il sopralluog­o avevamo constatato le condizioni di scarsa igiene e di grave pericolo della palazzina, segnalando la presenza di numerose bombole di gas e di varie attrezzatu­re elettronic­he. Avevamo quindi invocato l’intervento del Comune di Sesto, della Regione Toscana e dell’azienda sanitaria».

Parole, secondo Fratelli d’Italia, come detto buttate al vento. Tant’è che ancora Donzelli aggiunge: «La persona che è morta oggi è vittima del fuoco, ma anche dell’ipocrisia delle istituzion­i». «Servono più controlli — spiega Francesca Paolieri, capogruppo Pd nella Città Metropolit­ana di Firenze — Sesto presenta situazioni sociali e sanitarie critiche, su cui le istituzion­i devono vigilare, a partire dall’amministra­zione locale». Sul luogo dell’incendio anche Marcello Zuinisi, rappresent­ante dell’associazio­ne nazionale rom: «I 400mila euro della Regione per i progetti di inclusione risultano spariti».

 ??  ?? Tre immagini scattate dal consiglier­e di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli a febbraio durante il blitz al capannone che ieri è bruciato
Tre immagini scattate dal consiglier­e di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli a febbraio durante il blitz al capannone che ieri è bruciato
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy