Caso Boschi, il giorno di Ghizzoni
Oggi in commissione l’ex Ad di Unicredit parlerà del colloquio sul «salvataggio» di Etruria
Nel libro di de Bortoli L’allora ministra delle Riforme, nel 2015, non ebbe problemi a rivolgersi direttamente all’Ad di Unicredit. Maria Elena Boschi chiese quindi a Federico Ghizzoni di valutare una possibile acquisizione di Banca Etruria
Si conclude oggi il tour de force delle audizioni in Commissione Banche in Parlamento sul rapporto tra l’attuale sottosegretario, all’epoca ministro delle riforme, Maria Elena Boschi e Banca Etruria, di cui suo padre Pier Luigi era vicepresidente. E sarà probabilmente quello più importante, anche se finora sono state giornate altalenanti, per il giudizio sulla vicenda. Oggi infatti verrà ascoltato Federico Ghizzoni, ex Ad di Unicredit. Boschi, secondo la ricostruzione fatta dall’ex direttore del
Corriere della Sera Ferruccio de Bortoli nel suo libro Poteri forti, o quasi, parlò con Ghizzoni di Banca Etruria, chiedendo di «valutare l’acquisizione della Banca Popolare dell’Etruria, cioè l’istituto della sua città, Arezzo, e di cui era vicepresidente il papà Pier Luigi Boschi». Boschi, dopo l’uscita del libro, annunciò querela nei confronti di de Bortoli (mai arrivata quella penale, si è mossa solo in sede civile per chiedere danni), dichiarando di non aver mai chiesto a Ghizzoni di acquistare Banca Etruria. Ghizzoni confermò poco dopo l’incontro, aggiungendo solamente, sempre al Corriere: «È normale che i politici parlino con i banchieri e i banchieri con i politici, specialmente quando ci sono situazioni di crisi». Ma sulla richiesta di acquisto si è trincerato dietro un «no comment». Oggi invece dovrà essere presente (non ci si può rifiutare, se richiesto, di sottoporsi alle domande della Commissione). Ma il vero nodo sarà capire non tanto se l’incontro c’è stato — perché lo ha già confermato — ma cosa gli chiese Boschi. E cosa decise di fare Unicredit nei confronti di Banca Etruria (se ha aperto davvero un «fascicolo» per valutare l’acquisto) e soprattutto quando: se prima o dopo l’incontro con Boschi. È soprattutto questo il nodo politico su cui puntano le opposizioni, per quanto riguarda la sottosegretaria, che è reduce da una settimana di alti e bassi, sul fronte Banca Etruria: da una parte Giuseppe Vegas, ormai ex presidente Consob, che ha svelato un incontro con Boschi nel quale «un quadro di preoccupazione perché a suo avviso c’era la possibilità che Etruria venisse incorporata dalla Popolare di Vicenza e questo era di nocumento per la principale industria di Arezzo che è l’oro». Dall’altra l’audizione di Ignazio Visco, governatore di BankItalia, che ha confermato due incontri del suo vice Fabio Panetta con l’allora ministro Boschi «che non fece pressioni» ma anche che due volte l’ex premier Matteo Renzi gli chiese lumi sulla vicenda Etruria, spiegando: «Non risposi». «Finalmente Visco ha chiarito» su Etruria, un tema «marginale» nella crisi delle banche, ha commentato ieri sera Matteo Renzi, che rivendica «con forza il fatto che davanti a qualsiasi crisi aziendale, il presidente del Consiglio debba informarsi, agire, aiutare».