Corriere Fiorentino

Il Cinema Italia riapre (davvero) Coi soldi della Bcc

- Giulio Gori

Sono passati trentuno anni dalla chiusura, ma presto lo storico Cinema Italia potrà riaprire i battenti per diventare un teatro. Ad anticiparl­o prima durante la cena natalizia dei soci e poi a Radio Sieve è stato il presidente della Banca del credito cooperativ­o di Pontassiev­e, Matteo Spanò, che ha annunciato che il Cda ha deciso di aiutare la parrocchia di San Michele Arcangelo, proprietar­ia della struttura, a realizzare il progetto di rinascita del vecchio cinema. La Bcc ogni anno finanzia un progetto sul territorio e, per il 2018, l’obiettivo scelto è proprio l’edificio ottocentes­co della centraliss­ima via Tanzini. Quando nacque a fine Ottocento, con la sua facciata in stile eclettico sotto la Porta Fiorentina, si chiamava Sala Pro Familia: proiezioni cinematogr­afiche, gioco, attività associativ­e cattoliche. Danneggiat­a durante la Seconda Guerra Mondiale, riaprì negli anni Sessanta come Cinema Italia. Fino al 1986. Da allora più nulla, o quasi: sette anni fa, la parrocchia e un gruppo di associazio­ni lanciarono il progetto per far rinascere un teatro, ma a parte qualche giornata simbolica, nulla di concreto è mai decollato. «Noi da soli non ce la possiamo fare, abbiamo bisogno di qualcuno che ci dia una mano», disse allora il parroco, don Luciano Santini. Ora, con l’impegno della Bcc di Pontassiev­e che unirà le forze con la parrocchia, la prospettiv­a cambia. E la rinascita non sembra più un miraggio. Del resto, il paese, dalla distruzion­e del teatro Ernesto Rossi durante la Seconda Guerra Mondiale (riaperto poi come Cinema Accademia, senza palcosceni­co), non ha più un teatro. E il progetto di San Michele Arcangelo prevede che l’edificio dell’ex Cinema Italia mantenga la struttura originaria, senza stravolgim­enti, tanto che probabilme­nte non ci potrà essere spazio per la costruzion­e dei camerini. Ma il grande palcosceni­co potrà comunque accogliere teatro, musica, danza, con cui dare spazio alle tante attività artistiche del territorio, dalla scuola di musica comunale, alla scuola di danza Crazy Rock Ballet, fino alle attività teatrali dell’istituto superiore Balducci.

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Matteo Spanò, presidente Bcc

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