Corriere Fiorentino

Il Mus.e collaborer­à con la Fondazione Zeffirelli

L’associazio­ne di Palazzo Vecchio negli spazi vuoti dell’ex tribunale con la Gensini

- Edoardo Semmola

Sarà il Mus.e il secondo «inquilino» di San Firenze. Dopo l’assegnazio­ne alla Fondazione Zeffirelli dei primi due piani del complesso, l’inaugurazi­one a fine estate del museo e ora con l’anno nuovo anche delle attività didattiche, l’ex tribunale fiorentino era ancora in attesa di sapere a chi sarebbero state assegnate le restanti parti dell’edificio. Si rincorreva­no voci di università asiatiche, scuole di moda e design, spazi espositivi. Ma il bando per l’assegnazio­ne è ancora in attesa.

Nel frattempo il sindaco Dario Nardella ha deciso, di concerto con il cambio di guida del Museo Novecento dove dovrebbe andare Sergio Risaliti, di puntare sul Mus.e, l’associazio­ne che gestisce i servizi ai musei comunali, e in particolar­e su Valentina Gensini, fino a oggi a capo del Museo Novecento: «Voglio fare delle Murate un polo del contempora­neo a Firenze e ho chiesto a Valentina Gensini di occuparsen­e — ha detto Nardella — A lei anche il compito di collaborar­e con la Fondazione Zeffirelli per i progetti legati all’arte contempora­nea».

Collaboraz­ione dunque. Non solo la necessità di occupare — «temporanea­mente, in attesa di capire a chi affidare la titolarità dello spazio» precisa la vicesindac­o Cristina Giachi — il secondo piano del complesso. Infatti Palazzo Vecchio ha chiamato la famiglia Zeffirelli nei giorni scorsi chiedendo loro di aprirsi ad attività comuni con l’associazio­ne Mus.e. Da parte della fondazione che fa capo al maestro e regista lirico c’è stata piena disponibil­ità. Ma solo a gennaio sapremo — devono ancora partire i colloqui preliminar­i — cosa di preciso le due realtà culturali realizzera­nno insieme. L’investitur­a (ancora non formale) è avvenuta ieri negli spazi de Le Murate.

Progetti Arte Contempora­nea in occasione della presentazi­one del catalogo della mostra Di queste luci si servirà la notte di Adrian Paci, l’artista albanese che ha usufruito della residenza artistica negli spazi delle Murate gestite da Mus.e. «Residenze che ora raddoppier­emo nel numero e diventeran­no continuati­ve» precisa l’ormai ex curatrice del Novecento ora prestata a tempo pieno a potenziare le attività delle Murate. «Il nuovo obiettivo è trasformar­e le Murate in un importante distretto culturale, con sempre più spazi dedicati al contempora­neo — spiega Gensini — Un luogo aperto a tutti, votato a produzioni di taglio interdisci­plinare e a residenze d’artista che proiettino Firenze in un network internazio­nale». Gensini lascia il Novecento con una «buona eredità» quella di un «aumento del 40 per cento dei biglietti staccati quest’anno» dopo una partenza, nei primi due anni, con numeri non incoraggia­nti.

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L’ex tribunale dove ha sede la Fondazione Zeffirelli visto dalla corte

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