Corriere Fiorentino

Rabbia Hagi

Babbo Gheorghe: «Viola bugiardi, porto via mio figlio»

- di Leonardo Bardazzi

Sognava la «10», Ianis. Di crescere in fretta con la maglia di Antognoni, Rui Costa e Mutu sulla pelle e di imitare almeno un po’ babbo Gheorghe. La storia invece ha preso subito una brutta piega: «tecnicamen­te straordina­rio» (parole di Sousa) ma gracile nel fisico e impreparat­o nella tattica, Hagi jr in un anno e mezzo ha giocato la miseria di 48 minuti. Quattordic­i a Cagliari in una partita già decisa e altri 34 nell’inutile ultima partita dello scorso campionato contro il Pescara.

Nulla rispetto all’attesa che c’era intorno a lui (il cognome, si sa, per i figli d’arte rischia di essere un macigno), nulla rispetto a quanto di buono aveva fatto vedere in patria. Dopo mesi di diplomazia, di bocconi amari mandati giù (suo figlio nel frattempo è stato retrocesso in Primavera), Gheorghe non ce l’ha fatta più. Il Maradona dei Carpazi, d’altra parte, è noto per il suo sinistro vellutato ma anche per il carattere ribelle: «Quando prese mio figlio — si è sfogato Hagi senior — la Fiorentina mi aveva assicurato che avrebbe giocato dopo 2-3 mesi di allenament­i. Invece non ha mantenuto la parola data. Ianis ha perso un anno e mezzo della sua carriera, era considerat­o tra i migliori cento under 21 al mondo ma non gli è mai stata data un’occasione. E se non giochi sparisci dal mercato». Se Sousa lo ha fatto giocare pochissimo, Pioli non lo vede proprio. L’allenatore viola lo ha provato a Moena, gli ha fatto giocare le amichevoli, ma poi non gli ha mai dato un’opportunit­à: Hagi infatti quest’anno non ha ancora esordito. E dire che proprio a Moena i tifosi viola (in attesa degli acquisti) lo coccolavan­o sognando una coppia speciale con Chiesa. Di figli d’arte e di gioiellini con cui sognare un futuro migliore. Il talento infatti a Ianis non manca per davvero: perfino Pioli, dopo una gran punizione calciata all’incrocio in allenament­o, gli dette un buffetto sulla testa come a dirgli «bravo Ianis, ci sai fare per davvero». Il tocco di palla e il destro liftato però evidenteme­nte non bastano. Al piccolo Hagi, oltre ai muscoli, pare manchi qualche nozione tattica (in ritiro Pioli gli chiedeva spesso di liberarsi prima del pallone). Il suo futuro così è altrove. A gennaio se ne andrà, forse in prestito, forse al Galatasara­y, dove babbo Gheorghe esaltava la folla: «Abbiamo parlato con i viola — conferma Gheorghe — e anche loro hanno convenuto che dobbiamo fare qualcosa. La sua situazione è delicata, eppure nel precampion­ato era stato uno dei migliori». Peccato perché un Hagi protagonis­ta in viola sarebbe stato come minimo intrigante. A gennaio invece le strade si dividerann­o. Se non può farlo qui, Ianis la sua «10» andrà a inseguirla altrove.

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 ??  ?? Ianis Hagi, 19 anni Il giovane trequartis­ta è arrivato in viola nell’estate del 2016 come astro nascente del calcio europeo Finora però è sempre rimasto nell’ombra Sopra, il padre Gheorghe, ex stella del calcio
Ianis Hagi, 19 anni Il giovane trequartis­ta è arrivato in viola nell’estate del 2016 come astro nascente del calcio europeo Finora però è sempre rimasto nell’ombra Sopra, il padre Gheorghe, ex stella del calcio

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