Il promotore: da qui al 2021 inseriremo aiuti ai più deboli
Becattini: concorrenza? Sì, ma non tutto nel calderone
«Col rinvio abbiamo applicato quanto dice la stessa Bolkestein, nella parte in cui tutela la politica sociale e l’occupazione». Il deputato toscano del Pd, Lorenzo Becattini, rivendica il suo emendamento slitta-bandi: «Non si può mettere sullo stesso piano chi col banco mette insieme tutto il reddito familiare con chi invece ha una catena di banchi — prosegue — Da qui al 2021 avremo il tempo di inserire una serie di esenzioni che consentiranno alle imprese familiari di non dover partecipare ai nuovi bandi e poter avere così certezza del futuro».
Per il deputato valdarnese, il piano di applicazione della Bolkestein, così come era stato concepito nel 2010 dal governo Berlusconi era così caotico da essere «inguardabile: una babele, oggetto di continui risorsi, che per ora ha avvantaggiato solo gli avvocati». Il rinvio potrebbe significare anche il congelamento degli investimenti degli ambulanti che aspettano certezze sulla durata delle proprie licenze, ma Becattini ribalta la prospettiva: «Noi abbiamo preferito pensare a chi ha investito magari tutto quello che aveva per comprarsi un nuovo furgone e domani rischiava di trovarsi senza lavoro». E il principio della concorrenza, anche nell’ottica dell’interesse dei clienti? «La Bolkestein definisce gli spazi mercatali come risorse naturali limitate e apre per questo alla concorrenza. Si può immaginare che ci siano tante persone che ambiscano a un posto nel mercato di un centro storico. Ma il banchino di periferia che apre 7 ore a settimana? Non si può mettere tutto nello stesso calderone. L’economia va applicata alle cose concrete».