I tormenti di Andrea
Adv: «Al Franchi non torno, i fischi mi hanno tolto la serenità Ma la squadra vale l’Europa»
Andrea Della Valle rompe il silenzio. E lo fa in una fredda giornata invernale ad Arquata del Tronto, tra il nevischio e le mille difficoltà di un paese che vuole ripartire e che ci proverà con la nuova fabbrica della Tod’s inaugurata proprio ieri dai fratelli Della Valle e dal premier Paolo Gentiloni.
Adv nell’occasione è tornato a parlare della sua squadra: l’ultima volta che lo aveva fatto era successo a Benevento lo scorso maggio. Ancora una volta dunque lo ha fatto in trasferta, in una sorta di esilio che si è imposto e che a tratti lo soffoca: «Non ho la serenità per tornare a Firenze. Non ho superato ciò che è successo nei mesi passati. Sento ancora cori della curva contro di me, forse qualcuno si sente un po’ protagonista», ha raccontato in un’intervista trasformatasi presto in una sorta di confessione a cuore aperto. «Quando sentirò di avere energia positiva sarà il momento per farmi rivedere. Se dovessi tornare a Firenze ricomincerebbe tutto, non voglio porgere l’altra guancia». Il conflitto interiore è in corso, la delusione è ancora viva. Come la nostalgia che lo avvolge. Il presidente infatti sente un richiamo quasi naturale al quale si oppone: «Mi manca il rapporto con la città, le passeggiate all’alba in centro in mezzo ai tifosi. Tutti, o meglio, quasi tutti sanno quello che ho dato». Questo clima di instabilità lascia invariata anche la decisione di tenere ancora la società in vendita. Anche se al famoso comunicato («La Fiorentina è in vendita») non ha mai fatto seguito un’offerta o un interessamento da parte di altri imprenditori. «Non abbiamo cambiato idea: la posizione è e rimane quella. La società è in vendita. L’appello era rivolto soprattutto ai fiorentini». Che, però, non si sono fatti avanti: «Nessuno, nemmeno dall’estero ci hanno mai contattati. Il mio obiettivo è capire se c’è qualcuno serio che possa far sognare Firenze come hanno fatto i Della Valle. Allo stesso
Il club resta in vendita, ma nessuno si è ancora fatto vivo Tenere Sousa fu un errore, ora abbiamo Pioli: con lui costruiremo un bel ciclo In estate volevano tutti andarsene, a gennaio se sarà necessario faremo acquisti
tempo, come se fossero due rette parallele, ho la responsabilità che la società sia gestita in maniera sana. Il cuore mi dice di restare altri dieci anni, altre situazioni mi portano a riflettere».
I tempi non sono maturi, forse fra qualche mese tutto potrebbe cambiare. Nel frattempo la Fiorentina dovrà camminare da sola, anche se i risultati della squadra potrebbero aiutare a riportare il sereno nell’ambiente. Intanto Andrea fissa gli obiettivi per la stagione in corso e per quelle a venire: «Abbiamo iniziato un nuovo ciclo, era necessario. Autofinanziamento? La parola non piace ma lo fanno tutti. La Fiorentina dovrà essere sempre in grado di lottare per raggiungere l’Europa League: questo obiettivo deve esserci sempre. Se a gennaio servirà qualche innesto oppure no lo valuterà Corvino che poi parlerà con noi. Questo gruppo in futuro ci darà soddisfazioni». A partire da Federico Chiesa, un nome che gli fa brillare gli occhi, questa volta di gioia: «Mi auguro di trattenerlo almeno qualche anno. C’è un bel progetto ma poi starà anche a lui decidere anche se io sono ottimista. Chi è andato via lo ha fatto perché non voleva più restare, anche Vecino. L’unica situazione diversa è stata quella di Borja Valero, ma alla fine con lui abbiamo chiarito».
Tornando al nuovo ciclo, Della Valle dispensa fiducia e stima nei confronti di Pioli. «Sì, forse avremmo fatto meglio a cambiare Sousa con un anno di anticipo. Con Pioli non avremmo perso un anno ma in quella circostanza mi sono lasciato trascinare dall’ambiente». La Fiorentina che deve inseguire l’Europa riparte affidandosi totalmente al suo allenatore. Con un occhio al futuro anche per il nuovo stadio: «Realizzarlo non significherà dare un valore maggiore alla società per venderla, la presentazione in Palazzo Vecchio non era un teatrino».
La chiacchierata finisce, Della Valle incontra i cittadini di Arquata impegnati a lavorare. Per adesso tocca a loro parlare con lui, in futuro chissà. «Forse torno a primavera», si lascia sfuggire Adv. Intanto, soffrirà dalla tv. Nella speranza che la classifica migliori e che il clima si faccia meno freddo.