Nuova luce sulla Maestà e il Buongoverno
Oggi l’inaugurazione al Museo Civico di Siena con Daverio e Restani
La luce può «accendere» l’interesse nello sguardo del visitatore di un museo, proprio come se fosse un interruttore. E può accenderne anche la fantasia. È ciò che si sono impegnati a fare a Siena nel progetto della nuova illuminazione del Museo Civico che conserva
La Maestà di Simone Martini e il ciclo del Buongoverno di Ambrogio Lorenzetti. Oggi alle 18 l’inaugurazione con, tra gli altri, il critico d’arte Philippe Daverio e il pianista Paolo Restani che si esibirà in concerto. Il progetto è firmato dallo Studio Consuline degli Architetti Francesco Iannone e Serena Tellini con Giovan Antonio Albertin e Daniele Pessotto, professionisti che hanno firmato nel mondo lavori importanti per i Giochi Olimpici di Pechino e per il circuito della Formula 1 a Shangai, oltre che per le mostre di Tiziano, Lotto e Bellini. La nuova luce, come spiega Francesco Iannone, è ispirata al «Monza Method», chiamato così dopo la sperimentazione alla Cappella Zavattari di Monza per la illuminazione dei cicli pittorici dedicati alla Regina Teodolinda: «È una metodologia che prevede la sovrapposizione di luci a gradazione spettrale diversa e provenienti da direzioni differenti» così che «i diversi gradi cromatici, appena percettibili, vengano colti in modo subliminale dal cervello stimolando interesse e attenzione anche attraverso una modulazione della luce pensate per richiamare il naturale cambiamento che si avverte durante la giornata al variare della posizione del sole». Il risultato è «un grande impatto emotivo che lascia forti ricordi nei visitatori». «Un passo in avanti notevole – spiega il sindaco Bruno Valentini – per la piena fruibilità dei tesori del Museo Civico, nell’ambito di una progettualità più ampia che riguarda l’intero Palazzo Pubblico».