Incendia un’auto e fugge sui binari: giovane travolto dal treno
Pisa, i due amici erano lungo i binari. Ignoto il motivo dell’atto vandalico
Un atto vandalico, forse una «bravata» a cui non si dà ancora una spiegazione, e poi l’epilogo, drammatico: un ragazzo di 19 anni che muore, investito da un treno, mentre sta attraversando i binari. La tragedia avvenuta ieri, intorno alle 6.40 di mattina, a Riglione (Pisa) è ancora avvolta nel mistero: non è chiaro cosa ci facessero, a quell’ora, lungo i binari, quei due giovani amici. Sembra che avessero appena incendiato un’auto poco distante da lì, in via Alberello, per poi allontanarsi a piedi. Una sorta di fuga, un modo per non essere collegati al rogo, tanto che la giovane vittima camminava indossando un casco da moto. È stato proprio quel casco a non fargli sentire il rumore del treno che si avvicinava: lui ha attraversato i binari e il convoglio merci lo ha travolto.
A dare l’allarme è stato l’amico: è arrivata immediatamente un’ambulanza del 118 ma i medici non hanno potuto far altro che constatare la morte del giovane. Sul luogo dell’incidente anche la Polfer, la Polizia di Stato e il pm di turno che nelle prossime ore potrebbe disporre l’autopsia.
Il rogo in via Alberello era scoppiato tra le 4 e le 5: una Ford Fusion, incendiata, è andata parzialmente distrutta. Al momento gli inquirenti mantengono il riserbo sulla vicenda, ma secondo quanto si è appreso i due giovani avrebbero compiuto l’atto vandalico e poi si sarebbero allontanati a piedi lungo i binari: la versione dei fatti è stata riferita agli investigatori dal ragazzo che si è salvato, subito dopo avere dato l’allarme.
Il giovane — che è in stato di forte choc — è stato ascoltato a lungo in questura dove è rimasto per ore a ricostruire la dinamica: ha detto di aver fatto di tutto per salvare l’amico. Gli inquirenti lo hanno anche trattenuto, pur non avendo preso alcun provvedimento giudiziario finora a suo carico, per ottenere riscontri al suo racconto e confrontare con lui i primi accertamenti di carattere tecnico eseguiti anche dalla Polfer. La squadra mobile pisana condotta da Fabrizio Nocita, insomma, sta facendo tutte le indagini del caso per cercare riscontri concreti al racconto e chiarire la vicenda.
Dalla questura fanno anche sapere che l’autista del treno non si è accorto di aver investito il ragazzo e ha continuato la sua corsa: il magistrato valuterà se inserire il conducente nel registro degli indagati. Non è ancora stato reso noto, invece, il movente che avrebbe spinto i due giovani a incendiare l’auto.
Per consentire i rilievi di rito dopo l’incidente, la circolazione dei treni sulla linea Firenze-Pisa ha subito rallentamenti tra Pisa e Navacchio, tra le 6 e le 9: su ventuno treni regionali, sei hanno subìto ritardi fino a trenta minuti, mentre altri quindici sono stati cancellati totalmente o in parte del loro percorso. La circolazione si è svolta su un binario a senso unico alternato.
La dinamica Il ragazzo indossava il casco: per questo non avrebbe sentito arrivare il convoglio