«Molle» sotto terra e l’ospedale di Borgo diventa antisismico
A Borgo San Lorenzo non si farà il nuovo ospedale: l’attuale edificio sarà ristrutturato e reso antisismico grazie a enormi molle inserite nel sottosuolo. La soluzione, che prevede l’intero restyling della struttura, dimezzerà i costi, abbrevierà i tempi e permetterà di concentrare le risorse su un poliambulatorio nuovo di zecca. Nel 2013, un’indagine statica aveva rivelato che l’ospedale inaugurato nel 1989 era a rischio di cedimento in caso di terremoto. Così si era deciso di abbatterlo e costruirne un altro. Ma ieri l’assessore regionale alla salute Stefania Saccardi, il dg dell’Asl Paolo Morello e i sindaci del Mugello hanno annunciato un’operazione da quasi 32 milioni, finanziata dall’Asl. Primo passo, sotto l’edificio ci sono ampi spazi vuoti che permetteranno, in appena due anni e mezzo, l’inserimento di colonne elastiche (simili a gigantesche molle) sopra le quali l’ospedale potrà «galleggiare»: il rischio sismico sarà così abbattuto e quindi la sicurezza dei pazienti garantita. La seconda parte dell’operazione, entro cinque anni, riguarderà la completa ristrutturazione dell’ospedale: l’ingresso sarà spostato, sarà costruita una nuova ala, il pronto soccorso sarà ampliato, la terapia intensiva rifatta, ci saranno dodici posti letto in più per le cure intermedie e le sale operatorie saliranno da due a tre. L’intero edificio, inoltre, sarà ammodernato. Terza fase, sempre in cinque anni (ma con l’incognita rappresentata dalla necessità dell’esproprio di un terreno accanto all’ospedale) prevede un nuovo parcheggio e un poliambulatorio che accoglierà tutti i servizi territoriali (con un risparmio di 400 mila euro all’anno sugli attuali affitti): medicina dello sport, riabilitazione, consultorio, prevenzione, Sert e Società della Salute. «Per realizzare il nuovo ospedale sarebbero serviti almeno 8 anni e più di 60 milioni di euro — dice Saccardi — Abbiamo scelto questa soluzione perché, per la particolare struttura dell’ospedale di Borgo, a differenza di altre situazioni è risultato possibile applicare questa tecnica antisismica innovativa».