UN PREMIO AL LIBRO CHE RACCONTA LE DONNE RIBELLI
Caro direttore, questa mattina alle 11 il Corecom premierà la scrittrice e giornalista valdarnese Elena Favilli come la personalità toscana che nell’anno si è distinta nella comunicazione in modo innovativo. Il merito di Favilli è quello di essere riuscita col libro Storia della buonanotte per bambine ribelli scritto assieme a Francesca Cavallo, a diffondere a livello globale modelli di donne che hanno lottato per affermare la loro identità, realizzare i propri desideri e vivere le proprie passioni. Favilli è riuscita, ottenendo la distribuzione del libro in oltre 40 lingue, ad allargare gli orizzonti e le possibilità dei più piccoli. Le donne di cui parla rompono gli stereotipi, operano in settori dove tutt’oggi la segregazione di genere è forte. Sicure delle proprie scelte e desiderose di rimanere fedeli alla propria identità lottano, studiano, faticano per realizzare i propri desideri. Modelli femminili a cui viene riconosciuto un potere di cambiamento, donne la cui «trasgressione» viene riconosciuta non come devianza o errore, ma come innovazione. Donne che scardinano l’ordine costituito per renderlo aderente alla propria soggettività. Donne che creano, non che si adattano. Oggigiorno ancor di più ne consigliamo la lettura agli uomini di domani. È la stessa Favilli ad essere un modello di rottura di pregiudizi e stereotipi, avendo costituito un’impresa nel settore tecnologico mettendola però al servizio dell’educazione dei più piccoli e dell’informazione. Una Ada Byron Lovelace — la matematica nata nel 1815 che aspirava ad una tecnologia poetica e aveva teorizzato algoritmi e calcoli basilari per lo sviluppo della tecnologia informatica — dei nostri tempi. Una comunicatrice che è riuscita nel difficile intento di diffondere, con il suo best seller, storie di donne da troppo tempo relegate in piccole biblioteche e che invece ora entrano a pieno titolo con le loro vittorie e trasgressioni nei palazzi istituzionali e nelle camerette dei bambini.