Corriere Fiorentino

L’importanza di avere un Normal One

Pacato e senza fronzoli, il mister è l’uomo indicato da Adv per risalire

- di Alessandro Bocci

Stefano Pioli è il centro di gravità permanente viola. Ha il compito di dare un’identità alla nuova squadra e al tempo stesso è l’uomo che può riportare Andrea Della Valle a Firenze. Molto del presente e del futuro della Fiorentina gira intorno al suo allenatore, il «normalone» che non ti stupisce con frasi a effetto, ma assomiglia un po’ al tuo vicino di casa o di scrivania (quando è simpatico).

Pioli non sbaglia mai il tempo dell’uscita pubblica, l’esatto contrario di ciò che capitava al suo predecesso­re Paulo Sousa. Ora deve chiudere l’anno bene e non sarà facinuncia­vano le visto il calendario in salita della Viola e continuare l’opera diplomatic­a per riavvicina­re la proprietà. Perché dopo la prima uscita pubblica di Adv dal giorno del comunicato in cui lui e suo fratello Diego angarbato, di voler vendere, molto è cambiato. La volontà di passare la mano, anche considerat­a la mancanza di offerte ma non solo, sembra ai minimi termini e allora dentro la Fiorentina hanno capito che bisogna lavorare per riportare Andrea a Firenze.

Pioli sembra il mediatore giusto. Le sue parole, studiate, meditate, calibrate, possono stuzzicare il patron: «Da ciò che mi dicono la sua presenza accanto alla squadra il giorno prima delle partite casalinghe dava molta carica ai giocatori. Ai nuovi piacerebbe molto vivere momenti come quelli, mentre i vecchi sono dispiaciut­i per non poterli ripetere. Mi auguro di poter rivedere presto Andrea al centro sportivo». Non è un semplice invito formale, ma un richiamo sentito nonché una specie di appello. I Della Valle sono contenti del nuovo allenatore. Diego lo chiama quasi tutte le settimane. Andrea ne apprezza lo spirito, ma soprattutt­o il fatto che metta la Fiorentina al centro del mondo. Il feeling, in questo momento, è fortissimo. E la sensazione è che molto, da qui in avanti, passerà da lui. Ora ha bisogno dei risultati. Pioli dovrà riuscire a mantenere la Fiorentina in lotta per il sesto-settimo posto anche se sull’obiettivo stagionale, a differenza del patron, preferisce il basso profilo: «La classifica la guardiamo ogni tanto. Dobbiamo pensare a lavorare per vincere ogni partita». Tra i suoi compiti anche quello di convincere Corvino a migliorare la rosa durante il mercato di gennaio. Le priorità sono note: un esterno sinistro basso nel momento in cui uscirà Maxi Olivera e un interno in più. Il quadro è chiaro. Gli obiettivi anche. Arrivarci sarà tutt’altro che facile. Il calendario, in queste feste, non dà tregua: il Cagliari è già un esame tosto per come giocano i sardi davanti alla loro gente. Poi la Lazio all’Olimpico la notte di Santo Stefano, Milan e Inter nello spazio di sei giorni, prima di Capodanno e della Befana. Vediamo se il Normal One riesce ad accendere la passione della città: sarebbe il colpo più grosso.

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Stefano Pioli allena la Fiorentina dall’estate scorsa La società, attraverso le parole di Corvino, Cognigni e Adv, lo ha promosso a pieni voti

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