Anglo-matematica e alternanza In sei scuole il liceo sarà «breve» Dove Coinvolti due istituti grossetani e due aretini, uno di Lucca e uno di Pietrasanta
La sperimentazione in Toscana. Toccafondi: «Scelti i progetti migliori»
Matematica insegnata in inglese per un intero anno e alternanza scuola-lavoro durante le feste: così il liceo dura solo quattro anni. Dal mese di gennaio sarà possibile iscrivere gli alunni in sei scuole toscane che daranno questa possibilità. Si tratta delle prime classi che accedono alla sperimentazione introdotta dalla legge sulla «Buona scuola». Al ministero erano arrivate 192 richieste da tutta Italia: progetti innovativi che condensano il programma quinquennale in un periodo più breve, ma con il monte ore delle lezioni che rimane pressoché invariato.
Alla fine l’hanno spuntata cento scuole di cui sei, appunto, in Toscana. Sono il liceo scientifico del Convitto Vittorio Emanuele II e il liceo delle scienze umane Colonna di Arezzo, il polo tecnologico Manetti-Porciatti e l’istituto Fossobroni di Grosseto, l’istituto paritario Esedra (indirizzo scientifico) di Lucca e l’istituto Don Lazzeri-Stagi di Pietrasanta.
La commissione che ha esaminato i progetti ha spiegato che si tratta di «piani di altissimo livello», per questo a breve il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione farà sapere se anche le 92 scuole escluse potranno entrare nella sperimentazione: in quel caso altre scuole toscane potrebbero dare ai propri futuri allievi questa possibilità. Gli istituti vincitori hanno presentato progetti coordinati con il territorio, le categorie economiche, gli enti locali. Tutto con l’avallo delle organizzazioni sindacali degli insegnanti, necessario per una riorganizzazione oraria che consenta alle scuole di non far mancare personale.
«Ancora una volta — spiega il sottosegretario al ministero dell’Università e della Ricerca, Gabriele Toccafondi — abbiamo dimostrato che per noi la scuola è tutta pubblica e si divide in statale e non statale paritaria, la commissione ha semplicemente scelto i migliori progetti».
Il percorso stabilito prevede che dal terzo anno i ragazzi iscritti abbiano almeno una materia non linguistica insegnata con il metodo «Clil», che cioè verrà spiegata loro completamente in lingua straniera (per lo più in inglese). Secondo il bando saranno potenziate anche le attività di laboratorio e le tecnologie didattiche innovative. L’offerta formativa sarà inoltre più ampia: ci saranno delle nuove — o vecchie — materie, come diritto e storia dell’arte. Gli studenti potranno fare infine delle esperienze di alternanza scuola-lavoro durante le vacanze estive e nelle pause di Natale e Pasqua.
Con questo percorso gli alunni avranno ovviamente la possibilità di iniziare l’università un anno prima e di anticipare l’ingresso nel mondo del lavoro. Sempre che non vengano bocciati: su questo, almeno per ora, non ci sono leggi di riforma che possano venire incontro ai ragazzi poco volenterosi.