Mille anni di San Miniato, primo atto con folla
Padre Bernardo apre le celebrazioni: «Per avvicinare il cuore di tutti al suo mistero»
Era il 27 aprile 1018 quando il vescovo fiorentino Ildebrando scrisse la Charta
ordinationis in cui raccontava di aver rintracciato e recuperato fra le rovine della vecchia chiesa carolingia le reliquie del martire Miniato, con la volontà di porle nell’altare di una grande basilica, e di aver consegnato il suo pastorale al prete Drogo perché fosse il primo abate di una comunità monastica. E con il 2018 San Miniato al Monte ha iniziato a celebrare il suo millennio. Il conto alla rovescia verso il 27 aprile è stato lanciato ieri dall’abate Bernardo Gianni, prima sui social twittando A.D. 1018 ~ A.D. 2018 #annomillenario #sanminiatoalmondo, poi con la visita guidata che ha visto una gran folla ascoltare la storia di Firenze e della chiesa, la sua simbologia, teologica e non solo. In tanti, credenti e non, hanno ascoltato padre Bernardo, dando il via ad un anno millenario all’insegna di fede, cultura e dialogo, come da sempre avviene sul colle di Miniato. «Abbiamo voluto partire con la visita guidata per preparare il “popolo” di San Miniato ad entrare in sintonia con i festeggiamenti che saranno all’insegna dell’inclusione verso la città, per avvicinare il cuore di tutti al mistero, la bellezza, la spiritualità della basilica», spiega padre Bernardo.
L’anniversario L’abate di fronte a centinaia di visitatori ha lanciato il conto alla rovescia verso il 27 aprile