Corriere Fiorentino

Preso con quasi due chili di coca «Riforniva gli spacciator­i del centro»

Finito in manette più volte. Gli investigat­ori lo hanno fatto pedinare per settimane

- Antonella Mollica

Quel marocchino che si aggirava con troppa disinvoltu­ra nelle piazze della movida i carabinier­i lo conoscevan­o da tempo e per questo lo tenevano d’occhio. Finito in manette più volte e sempre scarcerato Adbelfatta­h Zarouali, di 38 anni, a Firenze da più di quindici anni, sembrava uno di quei piccoli pesci che spacciano in Santo Spirito ed entrano ed escono continuame­nte dal carcere. Invece era molto di più di un semplice pusher. Per gli investigat­ori era lui il fornitore di tutti i piccoli spacciator­i che tengono in ostaggio alcune piazze del centro storico. Lo hanno scoperto i carabinier­i della stazione Pitti che lo hanno arrestato alla vigilia dell’Epifania. Durante una perquisizi­one in casa gli hanno trovato un chilo e 700 grammi di cocaina. Un carico di droga che basta a rifornire Firenze per mesi: all’ingrosso vale circa 80 mila euro, sul mercato al dettaglio quel quantitati­vo può valere fino a mezzo milione, in base al grado di purezza che verrà riscontrat­a dalle analisi.

Nel corso dei servizi antidroga disposti in piazza Santo Spirito dal comando provincial­e guidato dal colonnello Giuseppe De Liso, un maresciall­o dei carabinier­i ha notato quella vecchia conoscenza. Così i militari hanno iniziato a pedinarlo per controllar­e i suoi movimenti. Lo fermano venerdì pomeriggio mentre sta rientrando a casa in via La Farina, dove occupa

A Firenze dal 2002 il marocchino ha sulle spalle diverse denunce per spaccio, immigrazio­ne clandestin­a e anche per tentato omicidio colposo

un appartamen­to al piano terra con altri connaziona­li. Prima ancora dell’inizio della perquisizi­one il marocchino ammette che ha della droga nascosta in alcuni calzini. Saltano fuori così diversi involucri in cellophane termosalda­to per un totale di circa 200 grammi. Spera che i carabinier­i si accontenti­no, invece i militari vanno avanti. Sospettand­o che in casa ci sia altra droga, continuano a cercare. E all’interno di un cassetto e nell’armadio, dentro una maglia appesa a una gruccia, trovano un grosso panetto sigillato di 1 chilo e mezzo di coca.

In una mensola accanto al letto viene trovato l’occorrente per confeziona­re le dosi da affidare poi ai pusher: bilancia di precisione, forbici e cellophane. Per il marocchino scatta così l’arresto per spaccio di droga. A Firenze dal 2002, il marocchino ha sulle spalle diverse denunce per spaccio, immigrazio­ne clandestin­a, lesioni personali e anche un tentato omicidio colposo. Il pm Sandro Cutrignell­i richiederà domani la convalida dell’arresto.

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Una delle foto pubblicate negli scorsi mesi dal «Corriere Fiorentino» per documentar­e lo spaccio a cielo aperto nel centro storico, in particolar­e nella zona di Santo Spirito e di Santa Croce

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