Preso con quasi due chili di coca «Riforniva gli spacciatori del centro»
Finito in manette più volte. Gli investigatori lo hanno fatto pedinare per settimane
Quel marocchino che si aggirava con troppa disinvoltura nelle piazze della movida i carabinieri lo conoscevano da tempo e per questo lo tenevano d’occhio. Finito in manette più volte e sempre scarcerato Adbelfattah Zarouali, di 38 anni, a Firenze da più di quindici anni, sembrava uno di quei piccoli pesci che spacciano in Santo Spirito ed entrano ed escono continuamente dal carcere. Invece era molto di più di un semplice pusher. Per gli investigatori era lui il fornitore di tutti i piccoli spacciatori che tengono in ostaggio alcune piazze del centro storico. Lo hanno scoperto i carabinieri della stazione Pitti che lo hanno arrestato alla vigilia dell’Epifania. Durante una perquisizione in casa gli hanno trovato un chilo e 700 grammi di cocaina. Un carico di droga che basta a rifornire Firenze per mesi: all’ingrosso vale circa 80 mila euro, sul mercato al dettaglio quel quantitativo può valere fino a mezzo milione, in base al grado di purezza che verrà riscontrata dalle analisi.
Nel corso dei servizi antidroga disposti in piazza Santo Spirito dal comando provinciale guidato dal colonnello Giuseppe De Liso, un maresciallo dei carabinieri ha notato quella vecchia conoscenza. Così i militari hanno iniziato a pedinarlo per controllare i suoi movimenti. Lo fermano venerdì pomeriggio mentre sta rientrando a casa in via La Farina, dove occupa
A Firenze dal 2002 il marocchino ha sulle spalle diverse denunce per spaccio, immigrazione clandestina e anche per tentato omicidio colposo
un appartamento al piano terra con altri connazionali. Prima ancora dell’inizio della perquisizione il marocchino ammette che ha della droga nascosta in alcuni calzini. Saltano fuori così diversi involucri in cellophane termosaldato per un totale di circa 200 grammi. Spera che i carabinieri si accontentino, invece i militari vanno avanti. Sospettando che in casa ci sia altra droga, continuano a cercare. E all’interno di un cassetto e nell’armadio, dentro una maglia appesa a una gruccia, trovano un grosso panetto sigillato di 1 chilo e mezzo di coca.
In una mensola accanto al letto viene trovato l’occorrente per confezionare le dosi da affidare poi ai pusher: bilancia di precisione, forbici e cellophane. Per il marocchino scatta così l’arresto per spaccio di droga. A Firenze dal 2002, il marocchino ha sulle spalle diverse denunce per spaccio, immigrazione clandestina, lesioni personali e anche un tentato omicidio colposo. Il pm Sandro Cutrignelli richiederà domani la convalida dell’arresto.