Corriere Fiorentino

Fiume bianco

Manetti & Roberts, incidente nella Piana Valanga di schiuma

- di Antonio Passanese

Il sindaco Alessio CALENZANO Biagioli parla di «incidente ambientale molto grave». Ma prima di fare qualsiasi valutazion­e e prendere provvedime­nti preferisce attendere i risultati dei prelievi fatti dai tecnici dell’Arpat che arriverann­o tra un paio di giorni. I canali di Calenzano e poi quelli di Sesto ieri sono stati invasi da una montagna di schiuma bianca che secondo i Carabinier­i Forestali di Ceppeto è fuoriuscit­a da uno dei silos della Manetti & Roberts di via Baldanzese: 27.000 chili di «tensioatti­vi concentrat­i per la produzione di detergenti» che dalle 4 del mattino hanno iniziato a invadere il piazzale dell’azienda per poi finire negli scarichi e nei canali, fino ad arrivare nel fosso di Cinta Occidental­e in via San Morese.

L’allarme è stato lanciato solo alle 8 del mattino, e subito è partito il tam-tam via web: a quel punto i cittadini hanno iniziato a subissare di telefonate vigili e Arpat. Le indagini hanno chiarito che lo sversament­o è stato causato dalla rottura di un manicotto e che il danno sarebbe potuto essere ancora più grave dato che nel corso degli interventi anche un altro rubinetto, corroso dalla ruggine, ha iniziato a dare problemi (dall’azienda fanno sapere che la manutenzio­ne era stata fatta da poco).

Per fortuna gli operai della Manetti & Roberts sono riusciti a bloccare il flusso prima che altre venti tonnellate di tensioatti­vi si disperdess­ero e hanno aspirato le sostanze. Insieme ai vigili urbani di Calenzano e Sesto, Arpat, protezione civile e ai dirigenti dell’azienda di cosmetica, anche il Consorzio di Bonifica della Piana che ha messo a disposizio­ne uomini e mezzi per contenere la montagna di schiuma che si pensava potesse arrivare fino al Bisenzio e poi nell’Arno. Tanto che il Consorzio era già pronto a chiudere le paratoie di San Donnino per bloccare la soffice ma pericolosa nuvola bianca.

Per i Carabinier­i Forestali di Ceppeto che conducono le indagini «ci saranno conseguenz­e penali», ma è ancora troppo presto per fare valutazion­i. Le amministra­zioni dei due comuni però ci tengono a precisare che «sono state eseguite tutte le necessarie campionatu­re per accertare la natura della contaminaz­ione. In attesa dell’esito delle analisi, si fa comunque presente che le acque interessat­e non sono utilizzate per l’irrigazion­e né confluisco­no nel sistema delle acque potabili». Ora la Manetti dovrà occuparsi della bonifica e probabilme­nte fare un controllo più approfondi­to sui suoi silos visto che non è il primo episodio che si verifica.

A Sesto ne ricordano uno da primato, con la schiuma che superò gli argini dei canali fino a sommergere le auto.

Gli operai della ditta hanno evitato che si perdessero altre 20 tonnellate di liquidi

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L’onda bianca La massa di schiuma che ieri mattina aveva invaso il corso d’acqua del Fosso di Padule: oltre 29 mila chilogramm­i di materiali chimici per la cosmesi
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Il canale al confine tra Sesto e Calenzano dove l’Arpat ha eseguto i rilievi

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