Adv: le divisioni? La Fiorentina non è un caso isolato

«Firenze è capitata a me, ma non è un caso isolato: ogni città italiana ha la sua Fiorentina». Quindici giorni dopo il suo sfogo da Arquata, Andrea Della Valle torna a parlare di Fiorentina. E della «profonda sofferenza» che ancora non gli consente di tornare al Franchi: «Dobbiamo smettere di parlare solo di quello che non va — continua il patron viola — le divisioni non aiutano». È una specie di appello, quello di Adv. I fischi e i cori contro la sua famiglia lo hanno stancato, ma nello stesso tempo Della Valle allarga il discorso («ogni città ha la sua Fiorentina») alle altre tifoserie, agli altri presidenti troppo spesso nell’occhio del ciclone. Secondo lui insomma ci sarebbe troppa aspettativa nel mondo del tifo, che nel caso viola porterebbe i fiorentini a dimenticarsi degli anni in Europa, dei risultati ottenuti e dei progetti (vedi stadio) già più volte ribaditi come necessari per il futuro del club: «Il ruolo del presidente è forse più coraggioso che fare l’imprenditore, dicono che il tempo curi tutto: speriamo». Intervistato da «GQ» come uno dei 30 Best

Dressed Men dell’anno, Adv torna anche sul suo stato d’animo: «Essendo una persona molto passionale ed avendoci messo, oltre che l’impegno, tutto il cuore, sacrificando in tutti questi anni anche la mia vita privata tanto da far diventare la Fiorentina la mia seconda famiglia, vedere le contestazioni della scorsa estate mi ha provocato una profonda sofferenza». Nessun riferimento alla società in vendita, al nuovo ciclo di Pioli e al futuro: di sicuro, le partite con Milan e Inter gli sono piaciute parecchio. Di sicuro la sua voglia di tornare allo stadio è in continua crescita.

Dobbiamo smettere di parlare solo di quello che non va Le divisioni non aiutano