Magneti per restauri sotto zero e laboratori per il dna antico Cultura (quasi) sempre al centro
Dalla ricerca sul dna alla medicina di genere dalla ricostruzione virtuale di monumenti alla salute dei migranti. I «magnifici nove» dipartimenti dell’Università di Firenze, selezionati come eccellenze dall’Agenzia Nazionale di Valutazione dell’Università e della Ricerca, grazie ai fondi che riceveranno (68 milioni all’anno da qui al 2020), potranno sviluppare progetti di ricerca, acquistare nuovi strumenti e assumere docenti. «La ricerca in tutte le discipline genera nuova conoscenza e origina cultura» scrive il rettore Luigi Dei su Facebook. «Ricercare in ogni campo dello scibile è fondamentale per migliorare la qualità della vita in tutti i sensi, ma anche per ridurre le ingiustizie sociali». Ecco come hanno intenzione di farlo i nove dipartimenti «eccellenti».
La salute dell’uomo e quella (diversa) della donna
La stessa malattia ha differenze tra uomini e donne. E va curata in maniera diversa. Il nuovo orizzonte della medicina è quella di genere. È su questo che punta il dipartimento di Scienze biomediche sperimentali e cliniche «Mario Serio» diretto da Paola Chiarugi. «Ci sono differenze tra maschile e femminile dal punto di vista dell’incidenze delle patologie, del decorso anche del trattamento farmacologico» spiega. «I motivi sono genetici e ormonali: uomini e donne hanno ormoni diversi che condizionano l’insorgere delle malattie e anche il trattamento. Bisogna differenziare le terapie».
All’origine della vita
A Biologia sarà creato un mega laboratorio di genomica per studiare il dna. Il dipartimento comprende varie discipline, che vanno dall’antropologia alla zoologia alla microbiologia, ma tutte hanno come denominatore comune il dna. «Facciamo analisi del dna recuperato da reperti antichi, c’è chi si occupa dell’origine della vita o della genetica della conservazione» spiega il direttore David Caramelli. Nel nuovo laboratorio, che sarà a disposizione di tutto l’Ateneo, ci saranno super strumenti come un sequenziatore di nuova generazione che legge miliardi di doppie eliche in poche ore.
Microscopio da Nobel
Materiali ultra tecnologici, magneti che funzionano a basse temperature, soluzioni all’avanguardia per la conservazione e il restauro dei beni culturali potranno essere studiati e realizzati grazie a un nuovo strumento («quasi unico in Italia», precisa il preside di Chimica Andrea Goti) di cui si doterà il dipartimento: un microscopio che usa la tecnica criolettronica, premiata con il Nobel nel 2017.
Una sanità diversa
«Se rispetto alla popolazione autoctona il sistema sanitario è riuscito a esprimere un accettabile grado di funzionalità ed equilibrio, i fenomeni migratori pongono problemi del tutto nuovi» spiega il direttore di Medicina Sperimentale e Clinica, Corrado Poggesi. Il dipartimento sfrutterà le competenze mediche, biologiche ma anche socio economiche che possiede per potenziare la cooperazione internazionale nell’ambito dell’assistenza sanitaria verso migranti, minoranze etniche, comunità di accoglienza e viaggiatori.
I monumenti com’erano (anche in 3D)
Ricostruire le basiliche di Santa Maria Novella e Santa Croce a Firenze come erano all’origine. È questo uno degli studi portato avanti dal dipartimento di Storia, archeologia, geografia, arte e spettacolo (Sagas) che ora potrà avere nuovi impulsi. «Cerchiamo di ricostruire il perduto di questi due monumenti» spiega Sonia Chiodo che segue la ricerca. «Pensiamo a Santa Croce chiesa medioevale rimodernata nel ‘500 o alla biblioteca dispersa di Santa Maria Novella o alle funzioni originarie degli spazi usati come caserma e recentemente liberati. Speriamo di dotarci di server per i data base e di personale in più». Al Sagas, diretto da Andrea Zorzi svilupperanno anche la ricostruzione in 3D dell’area lateranense a Roma, la creazione di un centro di documentazione europeo sulle arti perfomative, la «public history» e studi geografici in Afghanistan e in Birmania.
Più potenza di calcolo
Il 70% dei nuovi fondi servirà al dipartimento di Statistica e informatica e applicazioni «G.Parenti» per le risorse umane, con il restante 30% verranno adeguate le aule e rinnovate le infrastrutture di calcolo «visto che abbiamo problemi di software e di sviluppo» spiega la direttrice Alessandra Petrucci.
Nuove aule... di giustizia
Con le risorse che arriveranno per Scienze Giuridiche «incrementeremo i ricercatori, il personale non docente e adegueremo le sedi universitarie di Novoli e di piazza Indipendenza creando delle aule attrezzate come le aule di giustizia» spiega la presidente Patrizia Giunti.
Dalla geochimica al rischio sismico
Un dipartimento piccolo, quello di Scienze della Terra, ma che per i suoi studi riesce ad attrarre più investimenti degli altri. «Abbiamo presentato un progetto sulle quattro tematiche per noi fondamentali — spiega il direttore Carlo Alberto Garzonio — Dissesto idrogeologico, indagini per i restauri nei beni culturali, geochimica, vulcanologia e rischio sismico».
Firenze al centro della lingua
Energie e risorse a Lettere e Filosofia verranno concentrate in uno studio sull’immagine di Firenze come centro della cultura umanistica: prima con la creazione della lingua italiana, poi con lo sviluppo della letteratura, l’Umanesimo, fino alle avanguardie letterarie del Novecento. «La ricerca si basa sullo studio dei testi» spiega la direttrice Anna Nozzoli. Verrà anche creato un laboratorio di informatica umanistica.