Corriere Fiorentino

Concorso al Marini (così si gioca al museo)

Un bando internazio­nale aperto ai creativi e ai designer

- Chiara Dino chiara.dino@rcs.it

Per il museo Marino Marini potrebbe arrivare presto un video-gioco. Oppure una caccia al tesoro rivoluzion­aria, un quiz a premi o un testo drammaturg­ico in cui i protagonis­ti sono i visitatori. Magari le sale dello spazio di piazza San Pancrazio potrebbe ospitare la messa in scena di un giallo spettacola­re che neanche Assassinio sull’Orient-Express, un giallo a puntate con i protagonis­ti tutti chiusi nelle sale che ospitano le sculture dell’artista pistoiese come — costretti a coesistere su un treno — erano quelli del romanzo di Agatha Christie.

Dipende da voi, anzi da noi. Da tutti quelli che dal 15 gennaio al 31 marzo parteciper­anno alla prima edizione del «Premio Playable Museum Award», una call internazio­nale per ridisegnar­e il museo facendone il più possibile un luogo di interazion­e con i visitatori in un narrazione che tenga dentro anche il suo ruolo e la sua ragion d’essere nella città di Firenze. La presidente Patrizia Asproni ha deciso di lanciare la call internazio­nale per selezionar­e il migliore progetto innovativo per la narrazione del «suo» museo. A capo della commission­e che giudicherà i progetti (il vincitore oltre al sostegno per veder realizzato il suo contributo riceverà un premio di 10 mila euro) c’è Fabio Viola, uno che non è nuovo, anzi, a questo tipo visione applicata all’arte. Viola, che ha da sempre avuto il pallino dei videogame, è la persona che ha firmato la pluri-scaricata app (si trova sia su ambiente Android che Apple) Father And

Son. Un gioco tecnologic­o, un video gioco nato per promuovere il museo archeologi­co di Napoli che, mette in essere le complicate vicende di un padre e un figlio, separati e desiderosi di ricongiung­ersi. Un obiettivo che perseguono riappropri­andosi della loro città e del museo. Se Viola è il giudice primus inter pares di una commission­e internazio­nale questo non vuol dire che lo sforzo creativo dei candidati dovrà concentrar­si necessaria­mente sul linguaggio dei video-giochi, ma è certamente un’indicazion­e. La call è aperta a tutti, in Italia e all’estero (artisti, designer, architetti, musicisti, scrittori, manager culturali, fisici matematici, biologi...) e l’obiettivo è solo rendere il museo più e meglio conosciuto, più godibile, più aperto. I dati tecnici per partecipar­e al bando saranno scaricabil­i dal sito del museo (http://museomarin­omarini.it/) da lunedì 15

La giuria A guidare la selezione Fabio Viola, autore del videogame per l’Archeologi­co di Napoli

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