Più compratori E c’è l’exploit dell’Est Europa
I dati più interessanti sono quelli che enfatizzano la crescita dell’export — potenziale — nei paesi dell’Est. Al terzo giorno di Pitti Uomo numero 93 colpisce il grande interesse per la moda italiana da parte di tutta l’area dell’Europa dell’Est (Polonia, Repubblica Ceca, Ungheria, Romania, Bulgaria, Slovacchia), seguita dai Balcani (Serbia, Slovenia e Croazia), per finire all’Estonia nell’area baltica. Si vedrà in quali e quanti ordine si concretizzerà questa presenza. Per il resto Pitti rimarca le ottime performance di coreani, francesi, americani e russi e stila la top twelve dei paesi presenti qui a Firenze: Germania, Giappone, UK, Olanda, Spagna, Turchia, Francia, Cina, Corea, Svizzera, Usa, Russia. I dati di affluenza indicano un significativo aumento (2.5%) rispetto allo scorso gennaio, che pure fu un’edizione di successo con circa 24 mila presenze. Alle 12 di ieri, per dare la misura, si erano registrati 500 buyers in più. Poi una nota sulla realtà che questi compratori hanno trovato a Firenze in cui si parla di un’atmosfera dinamica in Fortezza — al centro di un complesso (ma promettente) sistema di cantieri che cambieranno la rete viaria dell’intera area — e in città. Adesso c’è da aspettare la fine dei cantieri.