Il venditore di rose salvò Gaia dal branco: un video, uno spot
Era un sabato sera di metà ottobre. L’anno scorso. Gaia, venticinquenne livornese, stava camminando in piazza della Repubblica a Firenze, quando un gruppo di adolescenti ubriachi l’ha circondò. Prima l’ha insultarono, poi tentarono di spintonarla. Gaia ebbe paura, cercò di scappare, ma i ragazzini non la facevano allontanare. Proprio in quel momento passava dalla piazza Hossein, venditore di rose bangladese. Si avvicinò ai ragazzi, li invitò ad andarsene, fece la voce grossa. E così la giovane livornese fu salva. Gaia salvata dal venditore di rose. Un titolo che rimbalzò sui principali media italiani, e che raccontava una storia a lieto fine, con un immigrato protagonista di un gesto nobile. Proprio da questa storia è nata la nuova campagna dell’associazione Emergency «Ogni persona conta», il cui video promozionale, realizzato insieme a Ogilvy, è ispirato a quanto capitato a Gaia e Hossein. Un video toccante, dove il venditore di rose è Jalal, un medico del subcontinente indiano. Come tutti i suoi colleghi ambulanti, lui passa le serate tentando di vendere fiori nei ristoranti. In alcuni locali i camerieri non lo fanno entrare, in altri non viene preso in considerazione dai clienti. Eppure l’ambulante salva la vita proprio a uno di questi, un signore che — durante la cena con la moglie — ha un arresto cardiaco. L’ambulante vede la scena dalla porta del ristorante mentre un cameriere gli sta negando l’ingresso: vede l’uomo che cade e decide di correre a soccorrerlo, gli pratica il massaggio cardiaco salvandogli la vita, tra l’incredulità di tutti. «Tante persone vivono nello sfondo della nostra società, ci passano davanti tutti i giorni ma noi non ce ne accorgiamo». Così l’ideatrice del video, Lavinia Francia, ha spiegato l’idea. «Siamo convinti che ogni persona conti e possa fare la differenza — dice Rossella Miccio, presidente di Emergency — Riconoscere la dignità di ognuno è un antidoto potente contro il razzismo e l’indifferenza». Anche perché, spiegano da Emergency, «spesso di fronte a queste persone ci voltiamo dall’altra parte, mentre quando succedono fatti eclatanti ci stupiamo di come in realtà ciascuna persona sia molto di più di quanto pensiamo superficialmente». E Hossein, che si sorprese quando quel suo gesto suscitò tanto clamore, è sorpreso oggi da questo «omaggio». E si limita a dire: «Grazie, che bello, sono felice di aver ispirato questo video».